di DEMETRIO LOGIUDICE
S. MARINELLA – Santa Marinella si è svegliata con l’ennesimo fatto di violenza. Un accoltellamento alle prime luci dell’alba, accaduto in centro, dopo gli ennesimi furti avvenuti nelle case dei cittadini con incursioni notturne, o come accaduto pochi giorni fa, con automobili prese di mira sul lungomare Capolinaro e conseguente razzia degli oggetti contenuti all’interno delle vetture, il tutto in pieno giorno. E dopo l’aggressione che ha visto coinvolti alcuni senza fissa dimora, e che ha portato l’amministrazione a sgomberare la baraccopoli sorta sull’Aurelia, ci si interroga sul perché in città si ripetano ultimamente episodi incresciosi. Cresce il sentimento di insicurezza. Dove un tempo si pensava di poter vivere tranquillamente, oggi la paura rischia di insinuarsi tra la popolazione. Gli episodi accaduti preoccupano perché riguardano modalità diverse, ma ugualmente preoccupanti. In pieno giorno, venerdì scorso, sono stati infranti i vetri di alcune auto in sosta, e pare non sia stata la prima volta. Nei giorni scorsi, qualcuno di sicuro non affascinato dal mare d’inverno godibile dal lungomare, ha preso di mira le palafitte poste a dimora ed uso dei villeggianti, famose perché simbolo dell’estate santamarinellese. Le casette bianche e blu, sono state imbrattate con scritte ingiuriose e bestemmie, cosa che non fa ben sperare chi, come i tanti fruitori della bella passeggiata in riva al mare ogni giorno dedicano a quel chilometro ore di corsa o passeggiate. E la situazione pare aggravata dalla facilità con cui sbandati e senza tetto, italiani o no, riescano ad accedere a ripari di fortuna, occupando magari immobili in disuso. A richiedere immediatamente un tavolo di concertazione per confrontarsi su una situazione che potrebbe rappresentare un’emergenza, è il consigliere d’opposizione e capogruppo del PD Andrea Bianchi, preoccupato per l’escalation negativa degli ultimi giorni. «Chiediamo alle istituzioni pubbliche, un tavolo con le forze dell’ordine e l’amministrazione per approfondire e vagliare provvedimenti su quanto sta accadendo in città – afferma Bianchi – vorremmo fossero effettuati più controlli, più provvedimenti nei confronti di chi non assume comportamenti consoni al viver civile, siano essi italiani o stranieri». E’ allarmato Andrea Bianchi, così come qualche cittadino che si chiede se i cantieri in città, il Lungomare, le colline a ridosso del centro abitato, non abbiano bisogno di controlli più dettagliati. «Ben vengano le riqualificazioni di parchi e polmoni verdi – dicono alcuni fruitori di Capolinaro – ma forse occorrerebbero più luce, recinzioni lungo i fossi, monitoraggio di casupole ed anfratti che esistono anche lungo la costa». Bianchi invoca prevenzione ed indagini di carattere sociale, «perché – ribadisce – occorre capire i motivi di tali insofferenze, di tali comportamenti pericolosi».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Il culmine di una escalation che preoccupa»