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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Il fosso è tracimato a causa della deviazione sulla foce»

    di GIAMPIERO BALDI

    SANTA MARINELLA – Il circolo cittadino di Rc, risponde per le rime all’avvocato Antonio D’Amelio, il presidente della Porto Romano, la società che ha in gestione la struttura turistica che, nei giorni scorsi, si era scagliato con coloro che avevano fatto ricorso alla Procura della Repubblica per la mancata messa in sicurezza del fosso adiacente al porticciolo che, secondo il legale, aveva di fatto bloccato la possibilità di un intervento della sua società. «È nostra intenzione informare la cittadinanza e l’avvocato D’Amelio – scrivono i rifondatori – che a provocare l’inondazione del porto a seguito delle forti piogge cadute nella città il 30 gennaio, non è stata la mancata pulizia del fosso di S. Maria Morgana che, certo sarebbe doverosa ed avrebbe diminuito la mole di detriti defluiti a mare, né la mancata opera di messa in sicurezza del fosso, bloccata da un’azione legale per incongruenze nei progetti presentati, bensì ciò che nel tempo si è creato e che è andato a deviare la naturale foce del fosso. Stiamo parlando di un parcheggio per carrelli delle barche costruito all’estremità ovest dell’area portuale e rialzato di un metro e mezzo dal livello del mare. La barriera è inoltre protetta da enormi pietre, nel bel mezzo della foce del fosso, già più volte spazzate via dal corso d’acqua a seguito delle forti piogge. Infatti, il fosso, vedendosi impedito il normale tragitto, si è trovato dei canali di sfogo alternativi, uno di questi è sfociato nel porto, altri invece lungo la spiaggia adiacente il fosso». «Chi dovrebbe risentirsi non è l’avvocato D’Amelio – concludono quelli di Rc – bensì i proprietari delle ville site in quest’area, le quali hanno riportato allagamenti causati proprio dalla deviazione creata dalla Porto Romano. Non ci stupisce che la Porto Romano strumentalizzi la pubblica sicurezza per rivendicare ciò che in passato le è stato legittimamente contestato, presentando il conto a seguito di una situazione di emergenza causata, però, da chi la denuncia».