TARQUINIA – Sul tema dell’alienazione dell’immobile dell’Agraria tuona anche il centrodestra cittadino che parla di «improvvida scelta dell’amministrazione Antonelli». «E’ vero – scrive in una nota il Pdl – che mai nel passato l’Agraria aveva provveduto a vendere il proprio patrimonio immobiliare, e tanto meno immobili urbani. In particolare l’alienazione, in parola, comporterebbe notevole pregiudizio all’Ente e ciò in quanto un locale situato proprio al centro di via Garibaldi potrebbe tornare molto utile all’Ente se un domani ne rientrasse in possesso, costituendo una vetrina ideale per esporre ad esempio i propri prodotti o per rendere servizi utili al cittadino. Va poi considerato che lo smembramento del palazzetto, oggi tutto di proprietà dell’Agraria, sminuirebbe il valore di tutto il complesso nel suo insieme, che si vedrebbe privato proprio del locale commercialmente più appetibile. Tutto ciò senza considerare il valore storico dell’immobile che nel susseguirsi degli anni è stato la prima sede dell’Ufficio Postale di Tarquinia e successivamente sede di una scuola di mestieri». «Ci viene da chiederci – prosegue il centrodestra – quale sia la motivazione di tale, irragionevole, scelta. I più informati sostengono che il locale avrebbe bisogno di una manutenzione straordinaria che comporterebbe una spesa troppo onerosa per l’Ente. Se così stessero le cose non si capisce come sia possibile che un Ente come l’Agraria che gestisce una quantità enorme di ettari di terreno, oltre ad avere un patrimonio immobiliare di tutto rispetto, non sia in grado di garantire la manutenzione di un locale di poco più di cento metri quadrati, peraltro uno dei suoi fiori all’occhiello tra gli immobili urbani. Ma ci viene in mente anche che, a seguito dell’alienazione di un fondo rustico intercluso in località Marina Velka, alienazione contro la quale i nostri consiglieri si sono pure battuti, venne inserito un emendamento in consiglio, proposto dal consigliere Renzo Rosati e votato all’unanimità da tutti i consiglieri, in forza del quale il ricavato della suddetta alienazione sarebbe stato utilizzato per interventi di manutenzione straordinaria degli immobili urbani. Ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto, oggi, i denari destinati a quelle ristrutturazioni e perchè non possano essere impiegati per i lavori necessari all’interno del locale di via Garibaldi». «Tutta questa vicenda – conclude il Pdl – ci suscita più di un ragionevole dubbio di operazione elettorale, tanto più che l’amministrazione è prossima alla scadenza, essendo le elezioni per il rinnovo del consiglio fissate per la fine dei maggio. Onestà intellettuale vorrebbe che negli ultimi 6 mesi di mandato l’amministrazione in carica si limitasse alla ordinaria amministrazione e non cercasse di dismettere un patrimonio immobiliare prezioso per l’Ente. Ci auguriamo che i consiglieri dell’attuale maggioranza si assumano le loro responsabilità».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Improvvida scelta. Perché l’ente non può garantire la manutenzione del locale?»