di DEMETRIO LOGIUDICE
S. MARINELLA – A quasi un mese dalla brutale aggressione di due romeni senza fissa dimora, ai danni di un connazionale all’interno della baraccopoli sorta nei pressi della curva dello specchio, al km 60 dell’Aurelia, nulla sembra si sia mosso. Le baracche, e presumibilmente i loro abitanti di fortuna stanno ancora lì, più occultate del solito, segnalate, dicono gli abitanti dei dintorni, da fioche lampadine fin dalle prime luci dell’alba. Ed i cittadini, allarmati dagli ultimi frequenti furti e da esplosioni di violenza, tornano a reclamare la bonifica dell’area attorno al fosso dello Sciatalone. «Fu proprio il sindaco Bacheca, oramai un anno fa – dicono gli abitanti della zona – a sposare il progetto di riqualificazione della zona attorno al fosso, promettendo la nascita del parco Fluviale dello Sciatalone. Che fine ha fatto quel progetto?». Il progetto era stato presentato dall’allora giunta Tidei e l’iter aveva trovato la dovuta promozione presso gli enti sovra comunali. «Ancora ci sono casupole e sbandati – dicono i residenti – la nostra incolumità deve essere salvaguardata, speriamo non si aspetti l’ennesima violenza, almeno si decidesse di mettere in sicurezza l’area». Il progetto, nonostante sia gravato da vincoli paesaggistici, idrogeologici ed archeologici avrebbe già avuto il benestare dai proprietari dell’area, la società ‘‘Regina Prima srl’’, che cederebbe al Comune oltre 18000 metri quadri, mentre i signori Carpiti cederebbero i restanti 26000 metri quadrati. L’opera darebbe vita ad un importante centro turistico con area attrezzata e parco giochi, che dal mare a quasi il centro cittadino ospiterebbe campi sportivi, bar, ristorante che accoglierebbero già all’entrata i turisti in arrivo a S. Marinella, magari decongestionando il traffico proprio alle porte della cittadina. «Non vorremmo – continuano i cittadini – che per invidie, dimenticanze o peggio competenze politiche, si rimandasse il tutto a data da destinarsi, lasciando nell’incuria una vasta area cittadina. Con le conseguenze del caso». Già un anno fa l’amministrazione Bacheca si disse disposta a continuare l’opera di realizzazione del parco, ma l’alta densità abitativa dei rioni vicini, Fiori e Castelsecco, che si ingigantiscono di presenze nei mesi estivi fa temere anche per l’escalation di furti che potrebbe nascere proprio nella macchia compresa tra l’Aurelia ed il mare. E mentre in città sembra si vogliano qualificare i parchi pubblici, qualcuno ancora si aggira tra anfratti e casupole.