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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «La Birindelli si preoccupi di pagare i progetti già in piedi»

    TARQUINIA – Sulla polemica in atto tra il sindaco Mazzola e l’assessore regionale all’Ambiente Angela Brindelli, interviene il Partito democratico. “Passino le riunioni politiche presiedute dall’assessore regionale alle Politiche Agricole Angela Birindelli, che si svolgono presso sedi di cooperative o pertinenze operative della Regione Lazio – scrive il pd in una nota ufficiale – Passi pure il maldestro tentativo di far passare alcuni presidenti di cooperative o associazioni, notoriamente organici ai direttivi politici del centrodestra come vergini faticatrici dei campi. Passi la presenza di segretari politici autonominati che la terra la vedono solo nei vasi del giardino di casa. Passi anche l’ineleganza dell’assessore Birindelli, che dimentica che oltre i talebani della politica ci sono anche normali amministratori. Ciò che non si può tollerare è il lancio di proclami e promesse atti soltanto a riempire le pagine dei giornali”. “Sarebbe molto più utile – scrive il Pd di Tarquinia – che l’assessorato alle Politiche Agricole, l’Arsial e la Regione Lazio, prima di promettere finanziamenti a nuovi progetti che hanno il solo merito di provenire dalla loro parte politica, si preoccupino di chiudere e liquidare economicamente quelli già in piedi, PSR in testa, dove, nonostante le belle parole sui quotidiani siamo ancora in ritardo di oltre due anni sui pagamenti. Come si possono promettere nuovi stanziamenti se non si è ancora in grado di far fronte a quelli passati? Evidente il bluff per coprire il disinteresse verso il nostro territorio. Oltre alle citate riunioni di partito in luoghi pubblici, per chi non la pensa come loro è impossibile finanche avere un semplice appuntamento. Un atteggiamento chiuso che penalizza gli enti pubblici e i cittadini e che sa di ricatto e vessazione. Un modo di fare politica al limite della legalità, in cui è palese che ci sia qualcuno più uguale degli altri. Politici mascherati da agricoltori; riunioni politiche mascherate da concertazione popolare; sedi pubbliche mascherate da sezioni di partito con pasticcini, spumante e trombette; il carnevale è nel vivo ma parlando di agricoltura c’è ben poco da ridere. Infine solo una notazione: fa riflettere il sorriso compiaciuto di qualche esponente di SEL che o non è in grado di capire ciò che gli accade intorno o ha già deciso di continuare a essere così tanto di sinistra da far vincere la destra”.