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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «La manutenzione delle Saline grazie al corpo forestale»

    TARQUINIA – Alessio Gambetti, del Popolo della Libertà di Tarquinia, plaude al costante lavoro di mantenimento e riqualificazione dell’area situata a ridosso della riserva delle Saline da parte degli uomini del Corpo forestale dello stato. In particolare, l’esponente del Pdl, sottolinea l’importanza di una serie di interventi che vanno ad esempio dalla realizzazione di postazioni ‘‘Birdwatching’’, avvistamento uccelli; ai ‘‘pannelli informativi’’ che illustrano sia la fauna che la flora dell’ambiente Salina; ai ‘‘percorsi naturali’’ che attraversano per diversi kilometri l’intera area della riserva naturale, arrivando fino a luoghi di particolare carattere paesaggistico dell’oasi non liberamente accessibili come pure le ‘‘aree sosta relax e pic nic’’ minuziosamente rifinite e ben curate. «Il 25 gennaio 1980 – ricorda Gambetti – con decreto del ministero per l’Agricoltura e delle Foreste e il ministero delle Finanze, veniva istituita la Riserva Naturale di Ripopolamento Animale “Salina di Tarquinia”, facente parte di una rete di zone umide protette a livello nazionale. A 31 anni dalla sua istituzione, la Riserva Naturale è stata sempre gestita dal Corpo Forestale dello Stato, per mezzo dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Roma, che ad oggi ha saputo implementare una politica di riqualificazione e tutela di particolare rilievo. È infatti grazie anche al Corpo Forestale dello Stato se ad oggi possiamo ammirare noi tutti un luogo come le Saline di Tarquinia. Ad esso dobbiamo rivolgere merito, perché con costante attenzione, ma purtroppo con risorse finanziarie sempre limitate, ha saputo nel tempo portare avanti piccoli interventi di tutela e di riqualificazione dell’ambiente naturale». «Un altro tassello – conclude Gambetti – il lavoro del Corpo Forestale dello Stato, facente parte di un ‘‘mosaico’’ che è la Salina di Tarquinia, che va considerato e sostenuto sempre a fare meglio, nel raggiungimento di un obiettivo che deve essere quello ‘‘comune’’ di valorizzare e rendere questo splendido luogo il fiore all’occhiello della nostra splendida città di Tarquinia, che sorprende sempre ‘‘tutti’’, di quanto patrimonio conservi, e che sta a noi cercare di utilizzare per un benessere diffuso, sia in termini sociali sia economici».