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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Le ronde private facciano riflettere»

    FIUMICINO – Aumenta la microcriminalità e gli abitanti di Fiumicino stanchi dei ripetuti episodi di rapine e furti si organizzano, istituendo le ronde private. A Fiumicino la situazione comincia infatti a diventare preoccupante e il sindaco Mario Canapini ha deciso di scrivere una lettera al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per esortarlo «ad un suo autorevole intervento, affinché venga affrontata la grave carenza di uomini delle forze dell’ordine sul territorio comunale». La richiesta nasce come risposta ai reiterati gravi episodi che in particolare negli ultimi periodi si stanno susseguendo in vari quartieri della città, dove i cittadini ormai sentendosi insicuri hanno posto in essere comportamenti finalizzati alla sorveglianza notturna del loro abitato, attraverso ‘ronde approssimative e private’. «Tali iniziative – spiega Canapini nella lettera al prefetto – non sono comunque formalmente costituite, non avendo l’amministrazione comunale deciso di avvalersi della collaborazione delle associazioni di ‘osservatori volontari’, previsti nel decreto del ministero dell’Interno dell’agosto scorso, per far fronte ad esigenze di maggiore sicurezza della città». «Le iniziative private, anche se non autorizzate, devono però farci riflettere e preoccupare – sottolinea il sindaco – in quanto con tali azioni si rimarca la carenza di forze dell’ordine impiegate sul territorio e di conseguenza un livello di insicurezza molto elevato». «In una città come Fiumicino, in continua espansione ed evoluzione, con un tessuto urbano tra i più vasti e complessi della nostra regione – prosegue il primo cittadino – appare ormai improcrastinabile l’esigenza di aumento di organico e mezzi delle forze dell’ordine ora presenti». «Rimango fermamente convinto – conclude il Sindaco – che il diritto alla sicurezza dei cittadini debba essere garantito, in particolare attraverso il potenziamento ed il riconoscimento di quel lavoro che solo le forze dell’ordine possono e devono fare. Solo questa può essere la risposta più giusta e lo strumento efficace per contrastare la criminalità e restituire, in termini di sicurezza pubblica, fiducia nelle istituzioni ai nostri cittadini».