CIVITAVECCHIA – Stizziti ed agguerriti. Si sono presentati così il sindaco Moscherini, l’assessore all’Urbanistica Mauro Nunzi e il delegato al progetto Daniele Perello che, insieme all’ingegnere Bruno Spada, realizzatore del progetto per conto di Pagliaroli, hanno ribadito la propria volontà sulla realizzazione del cinema multisala sull’Aurelia. «Si farà lì e noi andremo fino in fondo perseguendo questo obiettivo». Il chiarimento si è reso necessario all’indomani della conferenza dei servizi in Regione; il Comune pensava di chiudere finalmente la partita, e invece i residenti della zona, attraverso il consigliere comunale Vittorio Petrelli, hanno presentato delle osservazioni su viabilità e destinazione urbanistica. «Non è pensabile – ha spiegato Moscherini – che sette persone blocchino un progetto che vogliamo portare avanti per il bene della città: li manderemo a scuola di civitavecchiesità da Marco Di Gennaro. Li voglio incontrare per capire le loro ragioni: chissà che non siano stati avvicinati da qualcuno. Comunque, se qualcuno ha da proporre siti alternativi venga da noi con i realizzatori: non servono progetti o proprietari delle aree, vogliamo vedere gli investitori. Qui abbiamo già terreno, progetto e finanziamenti». La difficoltà obiettiva, lo ha sottolineato lo stesso Sindaco, è chiarire se l’area in questione sia vincolata dal Ptpr come sottolineato nelle osservazioni, o meno. Per l’assessore all’Urbanistica non ci sono problemi. «Abbiamo agito da tecnici – ha spiegato Nunzi – il Ptpr parla di una fascia di 300 metri dove è prevista l’approvazione del Dm 22/05/1985: noi abbiamo dimostrato che il vincolo, per Civitavecchia, è previsto solo nella zona della Frasca e tra il fosso Malpasso e il fosso Marangone. Lì non si applica. Definire quei 7000 mq di terreno a vincolo paesaggistico è assurdo». E se l’ingegner Spada ha ribadito la volontà di Pagliaroli di realizzare a Civitavecchia, e in quell’area, il multisala, «nonostante – ha spiegato – l’assurdo clima politico», è stato poi il delegato al progetto Daniele Perello a chiarire che «se Petrelli raccoglie 7 firme per dire no al progetto, io ne raccoglierò migliaia per sostenerlo. E coinvolgerò – ha spiegato – anche l’opposizione. Sarebbe stato meglio se ne fosse stato a Bergamo, nella sua città natale. Non avremmo di certo sentito la sua mancanza. Ho pensato ‘‘ma chi me l’ha fatto fare?’’. Invece ho capito che devo rimanere e fargli un c… così». La Regione si è presa 90 giorni per decidere. «Qui siamo di fronte ad una opposizione becera – ha concluso Moscherini – renderò noti i nomi di chi blocca queste opere, così i cittadini potranno farsi una idea. Una cosa vorrei chiarire: sul mercato, come sulla Marina, non ci sono illegittimità, solo delle dimenticanze del dirigente che non ha spedito il progetto alla Soprintendenza. Difficoltà naturali: ma d’altronde nessuno è perfetto».
Amministrazione
2 Novembre 2011
«L’area non rientra nei vincoli del Ptpr»