di MATTEO MARINARO
CIVITAVECCHIA – «L’Osservatorio ambientale esiste già, è il Tavolo della Salute e dell’Ambiente della Regione Lazio». Ha spazzato via ogni dubbio il sindaco Moscherini in merito alla costituzione dell’organismo di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’ambiente. Due giorni fa infatti, i 5 comuni che insieme hanno costituito il Consorzio dell’Osservatorio ambientale erano stati chiamati a raccolta dal direttore generale Agricola del Ministero dell’Ambiente proprio per ‘‘istituire l’osservatorio’’ previsto dal decreto Via. L’incontro era stato anticipato dall’opposizione che aveva reso pubblica una lettera, inviata proprio dal Ministero con la quale praticamente si diceva che l’organismo attualmente in piedi era inesistente perchè non rispondente alle prescrizioni. “C’è stata un’ampia discussione rispetto alla quale i sindaci hanno espresso una posizione chiara – ha dichiarato il sindaco – per quello che ci riguarda la costituzione di un qualunque altro osservatorio avrebbe costituito un altro inutile “carrozzone”. Alla fine del dibattito – ha proseguito il sindaco – hanno capito tutti che l’osservatorio ambientale è già stato istituito. Se poi la Regione in qualche modo voglia o debba su richiesta del Ministero della Sanità e del ministero dell’ambiente inserire nel Tavolo della Salute già costituito nel 2008 anche rappresentanti di questi due ministeri mi sembra una cosa, per carità encomiabile ma del tutto marginale”.
QUAL’È IL “VERO” OSSERVATORIO? – Il “vero” osservatorio ambientale sarebbe quindi composto di due “macro strumenti”. A livello Regionale c’è il tavolo della salute messo in piedi da Marrazzo nel 2008 e che ha visto lo svolgersi di numerosi incontri ai quali hanno partecipato tutti i protagonisti istituzionali come Arpa e Istra e tutti i soggetti deputati in termini generali ai controlli di tipo sanitario e ambientale; a questo organismo spettano le analisi programmi e proposte oltre che decisioni di merito fino addirittura alla chiusura della centrale. Se le prescrizioni non venissero rispettate, e quindi si incorrerebbe alla sospensione dell’attività per un periodo o addirittura la chiusura, le decisioni non verrebbero prese dall’osservatorio costituito dai comuni: quel titpo di decisioni farebbero parte del Tavolo della Salute regionale. Visto l’oggetto della lettera inviata dal Ministero ai Comuni Moscherini ha rivolto una semplice domanda ad al direttore Agricola: «Questa prescrizione sul fare l’osservatorio quindi a chi è diretta?». «Perchè se la prescrizione viene ottemperata dal Ministero – ha aggiunto il sindaco – e quindi viene annullata quella regionale, significa che il Ministero è in ritardo di 7 anni perchè il decreto Via risale al 2003». Il primo cittadino ha quindi ripercorso la storia dell’osservatorio fino a quando nel 2007 la commissario Iurato consegnò alla sua amministrazione l’osservatorio ambientale costituito nel 2003-2004 dall’allora sindaco De Sio. Osservatorio fatto in accordo con l’Enel ma in accordo anche con tutti gli istituti che ne facevano parte e che fecero anche delle relazioni per conto di quell’organismo. Quindi già di per se, nel 2003-2004, la struttura era stata messa in piedi dal Comune di allora (solo per Civitavecchia) e di cui facevano parte la Regione ed una serie di soggetti. “Nel 2007 quando sono subentrato – ha raccontato il sindaco – due giorni dopo il mio insediamento sono stato convocato al Ministero della Salute dal sottosegretario Patta. In quella sede tra l’altro venni a conoscenza del fatto che proprio l’attuale direttore generale della Asl Rmf Squarcione aveva fatto una ispezione all’osservatorio di Civitavecchia. Nella relazione era esplicitamente scritto che l’osservatorio di Civitavecchia non aveva prodotto nulla”.
Moscherini pensò quindi di bloccare ogni ulteriore iniziativa di spesa, perché di fatto erano già stati fatti acquisti per il Conti Curzia. “Vennero acquistate strutture che risultano mai utilizzate – ha sottolineato il sindaco – sono stati spesi soldi per ricerche e professori. C’è tutto un resoconto che informalmente prima e poi formalmente io ho provveduto a consegnare alla Procura. Proposi quindi alla Regione l’Osservatorio Ambientale fosse composto dai 5 comuni e che non avesse funzioni al di là del sempilce monitoraggio ambientale».
Alla Pisana è stato quindi firmato un accordo con il quale vennero istituiti 2 strumenti, un osservatorio diviso in due macro strutture. Una parte dell’osservatorio gestita dalla Regione che è il vero osservatorio ambientale chiamato “Tavolo della salute” al qual partecipano tutti i soggetti deputati a fare analisi e proposte e ricomprendente anche l’osservatorio ambientale dei 5 comuni del territorio. E l’altra realtà composta dal Consorzio dei 5 comuni per gestire gli strumenti tecnici e professionali necessari per prendere dati e rilevare i dati ambientali. “In questo quadro – ha commentato il sindaco – è stato costituito il consorzio, e sono stati assunti alcuni limitatissimi specialisti veri del settore. È stato concluso un accordo con l’Arpa Lazio che per legge è l’unico soggetto deputato a fornire valori ambientali con il crisma della legittimità. A breve verranno quindi disseminati sul territorio secondo le indicazioni dei tecnici le varie macchine che faranno i rilevamenti anche se per ora la centrale è in fase di start up e l’avvio vero è stato posticipato a giugno 2010. Comunque noi siamo già pronti e la sede ha Tarquinia è stata già dotata degli strumenti utili per lavorare. L’Università della Tuscia già la svolge un lavoro di monitoraggio marittimo. Un lavoro che sta prendendo piede.”
IL MISTERO DELLA LETTERA – Per il sindaco quanto scritto sulla stampa risulta quindi “pretestuoso e falso” e ha ribadito più volte che l’attuale consorzio non è un “pozzo di San Patrizio”, ma un organo necessario perché per gestire gli strumenti tecnici e professionali necessari per effettuare i campionamenti ambientali. Per quanto riguarda la lettera del ministero giunta in città il primo cittadino non ha dubbi: è opera della minoranza, fatta di “costruttori del nulla e distruttori di ciò che esiste”. “Perché questa lettera? – ha commentato il sindaco – bisognerebbe chiederlo a chi ha portato a Civitavecchia quel testo prima che fosse firmato dal direttore generale. Quel foglio, quella convocazione girava già per Civitavecchia prima che fosse firmata dal direttore generale Agricola. Ho già ribadito al Ministero di fare più attenzione con i documenti, perché se dovesse accadere di nuovo la circolazione documenti del genere con tanto di data e numero di fax da dove è partito il testo ne dovrà rispondere qualcuno. E’ uscito dal ministero, io farei un indagine”.
A questo punto sorge quindi una domanda: che fine farà tutta la documentazione prodotta fino ad oggi dal’Osservatorio Ambientale finanziato in questi 6 anni con 6 milioni di euro (Enel elargisce fino a 1 milione di euro all’anno per la struttura).
“Fino a quando sarò sindaco io – ha concluso Moscherini – nell’osservatorio ambientale tutta quella letteratura non la faccio fare perché a me non serve. Quel milione dell’Enel deve servire per strumenti di sanità per i cittadini. Io sono dell’idea e la sto portando avanti, con quei fondi va finanziata la risonanza magnetica nucleare. Dobbiamo dotare il nostro territorio di un apparecchio di ultima generazione, ecco la prevenzione. Strumento sanità pubblica”.