CIVITAVECCHIA – «Una cerimonia formale che nasconde però, nella sostanza, il rinnovato rapporto di amicizia e collaborazione con la tunisia». Queste le parole del ministro dell’Interno Roberto Maroni, questa mattina in porto per la consegna al collega tunisino Habib Essid quattro motovedette da impiegare nel pattugliamento delle coste, nell’ambito del protocollo di intesa siglato il 5 aprile scorso proprio in Tunisia. Le quattro imbarcazioni, costruite dalla Cng, la società Cantieri Navali del Golfo di Gaeta, hanno un costo di 1,1 milioni di euro ciascuna e saranno utilizzate nel pattugliamento delle coste, per contrastare l’immigrazione clandestina e salvaguardare, allo stesso tempo, la vita umana: si tratta di modernissimi natanti, classe 700, dotate di nuovissimi strumenti anche all’infrarosso per operare in condizioni di scarsa visibilità. A bordo hanno anche una telecamera in grado di individuare un uomo in mare a 6 miglia e una piccola imbarcazione a 25 miglia. «Il Mediterraneo deve tornare ad essere un mare di scambi, pace e sicurezza» ha aggiunto il ministro Maroni, davanti a molte autorità civili, militari e religiose presenti alla banchina Michelangelo dove si è svolta la cerimonia, prima di bacchettare l’Europa. «L’Unione Europea ha grandi propositi ma, quanto ad azioni, zero – ha sottolineato – noi non ci lamentiamo di quanto stiamo facendo. Stiamo lavorando da soli in nome e per conto dell’Unione Europea: quello che facciamo è un beneficio per tutti». Nel corso della cerimonia di Civitavecchia è stato ricordato, tra l’altro, che l’Italia ha già donato alla Tunisia materiali di vario genere come 60 pc, 10 scanner, 20 metal detector portatili, 28 fuoristrada e 10 motori fuoribordo. A ringraziare il Governo italiano è stato il ministro tunisino Essid, il quale ha spiegato che la collaborazione instaurata tra Italia e Tunisia «ha sancito – ha chiarito – un momento importante. Al di là delle strumentazioni e dei mezzi che ci sono stati donati, dobbiamo dire grazie all’Italia per questa sinergia messa in atto: è importante trovare un giusto equilibrio nelle politiche migratorie con la necessità di contrastare quella irregolare ma, nello stesso tempo, garantire il diritto dei migranti nel massimo rispetto dei diritti e nell’integrazione». Cambio di bandiere a bordo delle motovedette e il suono delle sirene hanno segnato la conclusione della cerimonia. «La cerimonia di oggi – ha poi aggiunto il sindaco Gianni Moscherini – mette il sigillo del Governo al comportamento della città in tema di immigrazione. Quello di oggi è quindi un riconoscimento al buon lavoro svolto, per il quale dobbiamo dire grazie a tutti i cittadini. Inoltre, quella di oggi è anche una cerimonia importante per il nostro porto, al primo posto per le autostrade del Mare: questi eventi, infatti, sono letti in chiave positiva per nuovi collegamenti, con gli altri Paesi che vedono Civitavecchia come un porto amico».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Mediterraneo, mare di pace e sicurezza»