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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Mio figlio ha diritto ad una vita dignitosa»

    S. MARINELLA – Una sentenza definita «assurda» e che mette al centro dell’attenzione un minorenne. In primo piano la storia di due ex coniugi impegnati in una controversia giudiziaria legata al divorzio e all’affidamento del figlio. Il papà – che nel 2009 ha ottenuto l’affidamento provvisorio ed urgente del figlio, poi tramutato in ‘‘affidamento condiviso con collocazione presso la casa del padre’’ -, si dice però disperato, non solo per il comportamento della ex moglie ma anche per gli esiti processuali in merito al mantenimento del bambino. «La sentenza del giudice non tiene conto dei fascicoli – lamenta l’uomo – non sono stati approfonditi gli atti da me proposti. E mi domando il perché». L’uomo da tempo si è costruito una nuova famiglia con una donna e altri due figli. Con loro vive anche il minorenne avuto dal primo matrimonio. «La madre però – lamenta il santamarinellese -, soltanto da pochissimo tempo contribuisce agli alimenti e con una cifra irrisoria di 80 euro mensili stabiliti dal giudice». «Il fatto è – racconta l’uomo – che inizialmente il giudice aveva stabilito 150 euro, peraltro mai pagate dalla mia ex, poi però con sentenza del 23 novembre 2010, in sede di modifiche al divorzio, il giudice ha abbassato la somma. La mia ex ha dichiarato uno stipendio mensile di 900 euro, ma non è stato presentato il Cud. Nessuno ha verificato la reale situazione della mia ex che ha dichiarato problemi economici in virtù della separazione dal suo compagno, poi però si è comprata una macchina nuova, va tranquillamente in vacanza e altro. Non ne faccio una questione di soldi, che pure sono vitali, ma mi addolora il fatto che tutti gli atti da me prodotti non sono stati mai tenuti in considerazione, forse mai letti, altrimenti non si spiega questa assurda decisione che non tutela il minore». «Alla mia ex moglie – prosegue l’uomo – non è mai stato imposto di contribuire agli alimenti di nostro figlio, neanche quando io avevo grosse difficoltà economiche. Questa circostanza si è ripercossa anche sulla mia attuale famiglia (mia moglie fa la casalinga), che ha dovuto subire la ristrettezza economica. Ho un mutuo di oltre 800 euro da pagare e uno stipendio di appena 1200 euro. Certe decisioni, in verità, ritengo che non tutelino adeguatamente soprattutto mio figlio che ha diritto di ricevere un adeguato mantenimento anche dalla mamma per una vita più dignitosa, visti i tanti problemi che ha già dovuto sopportare in passato». «Sono più di dieci anni che giro per le aule del tribunale – dice ancora il santamarinellese – e nessuno ha mai realmente letto nulla di quanto da me dichiarato. Sono pronto a gridarlo ai media: radio, televisioni affinchè qualcuno mi ascolti e riveda la situazione». All’origine di tutto c’è una storia travagliata e complessa, che vede vittima un minorenne; e che si incardina su una lite a suon di carte bollate tra i due ex coniugi. Secondo quanto dichiarato dallo stesso minorenne, con formale denuncia alla Polizia, la donna avrebbe maltrattato il figlio. La denuncia per maltrattamenti e abbandono di minore avrebbe scatenato l’ira della signora che a sua volta avrebbe presentato controdenunce circa presunte percosse ricevute dall’ex marito. «Un’accusa quest’ultima – spiega infine l’uomo – interamente inventata dalla mia ex. Io non le ho mai alzato un dito contro, nonostante le sue continue provocazioni. Questa sua invenzione mi mette peraltro in difficoltà con il mio lavoro, in condizione cioè di rischiare anche il posto di lavoro. Come se non basasse, altro danno per il bambino che ha invece diritto di vivere sereno».