CIVITAVECCHIA – Sulla questione del Patto Territoriale degli Etruschi il Consorzio Olivieri risponde per le rime al sindaco Moscherini: «Apprendiamo dagli organi di informazione gli esiti della “sceneggiata” messa in piedi dal Sindaco pro-tempore di Civitavecchia con la complicità dell’Edilfondiaria e di alcuni tecnici non meglio identificati – si legge in una nota – è sotto gli occhi di tutti che, certamente non casualmente, oltre alla nostra assenza, erano assenti anche i principali protagonisti quali la Regione Lazio, che ha emesso il Decreto Presidenziale che autorizza il “Consorzio Luigi Olivieri” alla realizzazione del Patto Territoriale, e la Prefettura (Ufficio Territoriale del Governo dipendente dal Ministero dell’Interno)». «Fermo restando le più ampie forme di tutela già debitamente attivate – dichiara il Consorzio Olivieri – teniamo a partecipare alla cittadinanza (vittime quanto noi dei comportamenti omissivi dell’Amministrazione) che il nostro compito di imprenditori è di rispettare i contratti sottoscritti.
Continuiamo a non accettare alcuna “scorciatoia politica” per superare ostruzionismi inventati con motivazioni risibili e illegali». Il Consorzio Olivieri fa sapere che non intende piegarsi a nessuna richiesta che non sia formalmente e legalmente prevista dagli atti ufficiali: «Non essendo nostro compito creare fumo negli occhi per i cittadini – dichiara – certo rimaniamo sorpresi nell’apprendere la notizia che dopo la “riunione tecnica”, il Sindaco si sia precipitato a Tarquinia da Vasco Palombini (referente dell’Edilfondiaria)». «Se ciò fosse vero, il Sindaco avrebbe potuto risparmiarsi di convocare la riunione in Comune e farla direttamente presso il suo dante causa tarquiniese – aggiunge il Consorzio Olivieri – mentre noi imprenditori siamo impegnati nel realizzare opere – conclude ironicamente – i cittadini potrebbero divertirsi con il gioco della torre: chi buttereste giù dalla “torre di Tarquinia”? Il Vasco o il Gianni?».