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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Non sapevo che mio padre vivesse in un magazzino»

    SANTAS. MARINELLA – Tante le testimonianze raccolte subito dopo il tragico episodio che ha visto la morte dei due anziani a ‘’Villa Chiara’’. Molto pesante è stato il primo commento della figlia di Giovannino Marongiu (nella foto a qui al lato), la quale ha esclamato: «Non sapevo che mio padre vivesse in un magazzino». Tempestivo è stato l’intervento del comandante della polizia municipale Claudio Iacobazzi, il quale ha avuto la delega dal tribunale per effettuare la rimozione delle salme. «Dev’essere ben chiarito il perché i due anziani Marongiu e Lamberto Di Berardino (nella foto più a destra) dormivano all’interno di quella struttura – ha affermato – è uno degli aspetti anomali che abbiamo riscontrato». Secondo le prime voci che si sono diffuse, i due anziani erano piuttosto vivaci e sarebbe stata proprio questa la causa della loro segregazione nello stanzino. Da parte sua, il sindaco Bacheca, a fronte della decisione del sequestro della struttura, ha predisposto insieme all’assessore ai Servizi sociali Degli Esposti, il trasferimento a spese del Comune dei 10 anziani presenti presso villa Lessona. Trasferimento che è stato effettuato dalla Croce Rossa, la quale, subito dopo i fatti, ha preso in consegna gli anziani presenti a ‘‘Villa Chiara’’. Tale assistenza ha visto l’intervento dei volontari del soccorso con lo psicologo del comitato, anch’egli volontario del soccorso e il medico presente per fornire un supporto psicologico sia ai superstiti che ai familiari delle vittime. «Abbiamo preparato i pasti – hanno affermato i responsabili della Cri – suonato la chitarra e pregato insieme al parroco. Comunque i pazienti non hanno subìto danni, psicologicamente stanno tutti bene». Attestati di cordoglio sono giunti da più parti. «Sono vicina alle famiglie dei due anziani», ha detto Renata Polverini. Per Robilotta, «questa morte risuona come una cronaca di una morte annunciata».