logo
    Politica
    2 Novembre 2011
    «Nulla di personale, le spese sono documentate»

    CIVITAVECCHIA – Non si placano le polemiche sulla vicenda Etm, che vede l’amministratore Alessio Romagnuolo nel mirino dell’opposizione dopo lo scandalo delle spese personali fatte con la carta di credito aziendale. Ieri mattina il Partito democratico ha rincarato la dose, fornendo le cifre legate a ciò che è stata definita «una gestione allegra della municipalizzata». Il capogruppo in consiglio comunale, Marco Piendibene, h riferito quanto scritto dai revisori dei conti: «Alcune spese sostenute non risultano inerenti all’attività della società». «È un eufemismo – ha affermato – se il Sindaco avesse letto i verbali non sarebbe rimasto così sorpreso. Il fatto che Romagnuolo abbia restituito una parte dei soldi, ovvero 690 euro dei 3.038 dello scorso dicembre non cambia niente, visto che lo ha fatto su indicazione del collegio dei revisori». Marco Piendibene ha parlato inoltre di acquisti fatti a Roma presso noti negozi di abbigliamento, di numerosi rifornimenti di carburante e addirittura dell’acquisto di un’auto da un privato per un importo di 5.800 euro. «La macchina non serviva – ha commentato – e neppure il carburante. I revisori addirittura contestano 70mila euro spesi per il rifacimento di un impianto elettrico. Si è parlato di bassezze vergognose e di attacchi personali – ha aggiunto – tutte cose che non esistono. Scoprire che l’amministratore unico di una municipalizzata spende in questo modo i soldi dei contribuenti non è un attacco personale». Dopo aver smentito il Sindaco sulle circostanze che hanno portato al ritiro della carta di credito aziendale «dice bugie, sono stati i revisori a volerlo», ha dato la parola a Marietta Tidei: «Vogliono far passare per normali certe cose che non lo sono – ha detto – Moscherini si è scelto i peggiori che c’erano in giro». Dello stesso avviso il segretario del Pd Patrizio De Felici: «Moscherini scelga i manager attraverso un bando pubblico, questi comportamenti allontanano i cittadini della gestione della cosa pubblica». Più cauto Nicola Porro: «Le municipalizzate – si è chiesto – hanno un codice di regolamento interno per gestire questi benefit? Dobbiamo essere intransigenti sull’etica pubblica e sulle regole». Ironico Roberto Cosimi: «L’opposizione ha il compito di controllare, ora cosa dobbiamo aspettarci? Un’altra denuncia come quella che ci fece Lombardi?».