di ROMINA MOSCONI
ALLUMIERE – I cittadini di La Bianca hanno scritto una lunga e accorata missiva alll’onorevole Pietro Tidei, deputato del territorio del Pd. «Non abbiamo ancora appreso la notizia della sua denuncia alla Procura della Repubblica dell’evidente e gravissimo abuso concernente l’adozione del P.d.Z. di La Bianca e chiediamo a lui quindi come mai non ha ancora preso pubblica posizione di fronte ad atti amministrativi così scandalosi per modalità, contenuti e rapporti». Nella loro nota i biancaioli infatti mettono in evidenza che «nella delibera di adozione del P.d.Z. di La Bianca vi sono enormi violazioni di leggi. Si dà volontaria attuazione ad una legge di ben 48 anni fa senza rispettare nessuna delle disposizioni contenute nella legge 167 del 1962 ed applicando standard urbanistici del 1968, di 42 anni fa, quando, ad Allumiere, si contavano sulle dita i proprietari di autovetture. Questa localizzazione del P.d.Z. interessa un’area con destinazione agricola parzialmente compresa nel Faggeto e l’unica strada ha una modesta carreggiata dell’unica strada che attraversa la Frazione priva di parcheggio pubblico, di marciapiedi, di trasporti pubblici locali, di acqua potabile, di presidi sanitari, di farmacie, di scuole, di uffici o di strutture comunali, di qualsiasi altro servizio pubblico essenziale. In più insistono in quest’area 5 ristoranti e si registra un’eccessivo transito veicolare, la trasformazione di una strada provinciale a senso unico alternato per l’indiscriminato parcheggio ai margini della carreggiata, nonchè numerosi incidenti stradali, di cui uno mortale alcuni mesi fa; c’è poi l’impossibilità per i mezzi pubblici o di soccorso di transitare sull’unica via principale. La maggioranza della collettività della frazione è contraria a questo progetto, come dimostrato dalle firme apposte sulle osservazioni ed opposizioni alla delibera di adozione; ciò, tuttavia, non ha alcuna rilevanza per il Comune di Allumiere, così come non ha rilevanza adottare atti di stravolgimento del territorio in la totale assenza di qualsiasi mandato politico e, quindi, di rappresentatività della collettività. Nella seduta consiliare del 19 marzo 2010 la delibera del P.d.Z. è stata approvata dalla maggioranza per un solo voto in più. Chiediamo quindi al deputato del territorio, Pietro Tidei di porre in essere le azioni idonee per cancellare il testo di questa brutta pagina della storia di Allumiere».