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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Piani integrati, dal Comune solo inerzia»

    di GIAMPIERO BALDI

    S. MARINELLA – Continua il dibattito tra le forze politiche cittadine, in attesa della discussione in consiglio comunale, sulla delibera che istituisce i Piani integrati. In settimana, il circolo cittadino del Prc, aveva tenuto un’assemblea su questo argomento dove era scaturita la contrarietà, dei rifondatori, al modo in cui sia la giunta di Tidei sia quella attuale, hanno utilizzato l’innovativo strumento urbanistico, introdotto a Santa Marinella proprio dal deputato del Pd. «I nostri amministratori – dicono i dirigenti del circolo Benedetti – si sono semplicemente limitati ad accogliere le proposte dei privati, senza proporre modifiche e miglioramenti e senza pretendere che esse rispondessero ai parametri fissati dall’amministrazione». «Questa – proseguono dal Prc – non ha infatti mai definito con chiarezza gli standard urbanistici o le opere pubbliche da ritenere prioritarie per la nostra città. L’inerzia degli amministratori si è arresa persino di fronte alla mancata realizzazione di quel poco che il privato aveva promesso di fare e che poi non ha fatto». Rifondazione ricorda la promessa fatta dalla Treddì, la società costruttrice del centro commerciale di Valdambrini, che aveva annunciato di costruire la mensa scolastica alla scuola Valdambrini ma «dopo aver letteralmente sfondato la rete fognaria che passa sotto la scuola, divelto le recinzioni e tagliato le radici dei pini nel giardino della scuola – spiegano i rifondatori -, si è ben guardata dal costruire la mensa, mentre al suo posto c’è un parcheggio. Altro esempio è a Prato del Mare dove, completate ormai da tempo le abitazioni, continua a non esserci traccia della scuola materna, della sala teatro, del depuratore, del verde attrezzato, promessi e mai realizzati. L’ultimo esempio, forse il più eclatante, è quello della Porto Romano a cui è stata regalata la vecchia darsena, l’area costiera adiacente, accordando al privato anche il cambiamento di destinazione d’uso (da servizio a residenziale) senza pretendere un euro e rinunciando alle infrastrutture, salvo quelle che servono al mero raggiungimento dell’area portuale (lo svincolo dall’Aurelia)». «Ricordiamo – conclude Rc – che l’ex assessore all’Urbanistica Giovanni Dani, nel 2007 si dimise dalla giunta Tidei a seguito della presentazione della delibera sui Piani integrati, espressione della proposta dei costruttori in assenza di una visione organica dello sviluppo e risanamento urbanistico della città, di cui la variante al piano regolatore avrebbe dovuto essere espressione».