logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Poggio Bellavista, torna il partito del no a tutto»

    S. MARINELLA – ‘‘Poggio Bellavista’’: lo scontro politico continua accentuarsi. Non si è fatta attendere infatti la replica del sindaco Roberto Bacheca alle opposizioni che lo avevano accusato di fare gli interessi dei costruttori. «Il partito del no a tutto – dice il primo cittadino – ritorna a farsi sentire, nonostante le batoste elettorali e la perdita di credibilità nei confronti dei propri elettori e dei cittadini». Bacheca non risparmia di critiche il centrosinistra, sostenendo che «i cittadini sono stufi delle palazzine costruite senza criterio, con distanze e confini ipotetici, fabbricate fino a qualche tempo fa. Su questo – prosegue – noi abbiamo agito. Scempi urbanistici e paesaggistici che tutti abbiamo sotto gli occhi, al centro come in periferia, per esempio le ‘‘calle’’ di via Elcetina, della quale alcuni signori dell’opposizione hanno quantomeno una responsabilità oggettiva. Al contrario, la nostra amministrazione, ha invece adottato un piano, su cui si dovrà esprimere la Regione Lazio, dove saranno realizzati servizi idonei alle esigenze abitative. Strade, parcheggi, verde pubblico e servizi. Se a questi elementi principali di urbanizzazione, aggiungiamo strutture pubbliche di cui la città potrà usufruire, non vedo il motivo di tanta demagogia da parte dell’opposizione. Ma d’altronde tutti conoscono questi signori per la loro falsa democrazia, capaci solo di raccontare favole in consiglio comunale». «Il sottoscritto – continua il sindaco – non ha amici e parenti da tutelare, ne costruttori e imprenditori e sfido chiunque ad affermare il contrario. Abbiamo risolto una problematica vecchia di 50 anni, sulla quale pendeva un contenzioso di 10 milioni di euro, ricavandone i massimi benefici per i cittadini, poiché avremo finalmente un’altra struttura pubblica che destineremo a teatro. Non permetteremo, contrariamente a quando governavano loro, che vengano effettuate ancora colate di cemento su Santa Marinella. Non si capisce inoltre, per quale perverso motivo l’amministrazione comunale deve essere condannata sempre in ultimo grado di giudizio, come avvenuto più volte, perdendo così la possibilità di ottenere i servizi per la città. Servizi che noi abbiamo ottenuto. Per quanto riguarda ‘‘un anno di inerzia’’ – conclude Bacheca – non sanno neanche di cosa parlano. In un anno e due mesi di governo abbiamo iniziato, progettato e realizzato opere pubbliche che loro non si sarebbero nemmeno sognati. La città è un cantiere in movimento, sia per opere di arredo urbano e di miglioria, sia per quanto riguarda le infrastrutture principali. Forse i consiglieri d’opposizione erano talmente innamorati delle rotatorie di plastica, che tutte queste opere intraprese dalla mia amministrazione stanno facendo girare loro la testa». (A.D.A.)