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    Politica
    2 Novembre 2011
    «Presto i rifiuti al Centro Chimico»

    CIVITAVECCHIA – Il governo regionale è cambiato e il pericolo discarica sarebbe più che mai reale. Questo quanto afferma Sinistra e libertà, che questa mattina ha fatto il punto sull’ipotesi di realizzazione di una discarica presso il Centro Chimico di Civitavecchia. «Una discarica o forse addirittura un termovalorizzatore – dichiara il consigliere provinciale Gino De Paolis – la filosofia potrebbe essere questa: portare i rifiuti a Civitavecchia utilizzando una scorciatoia che vede in primo piano una struttura militare, in maniera da aggirare la delibera del consiglio comunale che vieta qualsiasi combustione sul nostro territorio». Un area di stoccaggio come il Centro Chimico che potrebbe trasformarsi in area di smaltimento, questo è ciò che potrebbe presto avvenire secondo i vertici di Sinistra e libertà come conseguenza del nuovo piano rifiuti. «Fonti politiche e militari raccontano proprio questo – prosegue De Paolis – il Centro Chimico in poco tempo potrebbe ospitare l’immondizia del territorio e non solo – prosegue – una struttura militare nell’occhio del ciclone. Ora su questo tema mi aspetto delle smentite supportate da pezzi di carta». Un progetto che gli stessi militari non vedrebbero di buon occhio: «A questo punto bisogna muoversi – dichiara il consigliere provinciale – la politica non è più credibile, devono essere i cittadini a muoversi e in fretta, magari supportati dagli organi di informazione. Dello stesso avviso Enrico Luciani, che non risparmia critiche al sindaco Moscherini: «Il suo atteggiamento su Arrow Bio è sospetto – spiega l’ex consigliere regionale – e fa parte di un mosaico già definito da tempo». In effetti la Regione ha fatto presente senza mezzi termini la necessità di realizzare sul territorio regionale un altro inceneritore, ipotesi che troverebbe applicazione anche in base al piano con il quale si va verso la trasformazione in un unico Ato. «Abbiamo già mandato un dossier ai nostri consiglieri regionali – riferisce Gino De Paolis – che si stanno già interessando alla questione e che molto presto presenteranno una interrogazione». A far temere il peggio anche la vicinanza dell’area su cui sorge il Centro Chimico di Civitavecchia, in zona Santa Lucia, alla zona dello Spizzicatore del comune di Allumiere, area già individuata per la discarica e attorno alla quale nei mesi scorsi non sono mancate le polemiche. «Allumiere, Civitavecchia e Tarquinia. Tre comuni che potrebbero utilizzare il nuovo sito – dichiara ancora Luciani – ecco perché il pericolo è reale. Civitavecchia non può essere sorda – aggiunge – qui si gioca una partita importante su 640 ettari di terreno, sui quali sarebbe interessante verificare eventuali cambi della destinazione d’uso».