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    Politica
    2 Novembre 2011
    «Presto saranno risolti gli intoppi burocratici»

    CIVITAVECCHIA – La notizia della sospensione dei lavori alla marina ha indotto il mondo politico ad intervenire. Il primo a farlo è stato Alessandro Manuedda dei Verdi: «Non posso non rilevare il considerevole ritardi del provvedimento rispetto alla diffida inoltrata il 3 luglio 2009, ben prima dell’inizio dei lavori – dichiara il consigliere – mi auguro che la Soprintendenza vada fino in fondo senza lasciarsi ingannare dalle ridicole giustificazioni che ovviamente arriveranno dal Pincio e che si proceda con l’eliminazione di quello scempio realizzato nel cuore della città». Rifondazione Comunista parla di giustificazioni inaccettabili arrivate dall’assessore alle Opere Pubbliche Enrico Zappacosta: «Non si può disinformare volutamente la cittadinanza – spiega il segretario Valentina Di Gennaro – visto che per l’opera sono stati utilizzati ingenti risorse pubbliche, peraltro acquisite dalla Giunta Tidei, sarebbe bene che chiarissero definitivamente alcune questioni rimaste finora in ombra, quale ad esempio quella riguardante la prevista palificazione del terreno che sembrerebbe non essere stata realizzata». Freedom rincara la dose: «Come al solito risposte frettolose e poco chiare sulla Marina da parte di Palazzo del Pincio – dichiara Fabiana Attig – il dubbio viene a guardare gli atti amministrativi, infatti tutte le modifiche di progetto e la variante della destinazione d’uso da locali tecnici a locali commerciali sono stati portati in Giunta da Nunzi anziché da Zappacosta, che guarda caso era pure assente nelle sedute per l’approvazione di tali atti. Bugie e omissioni – prosegue – stanno venendo a galla». Futuro e libertà non si fa sfuggire l’occasione per lanciare un «cercasi opposizione di centrosinistra», domandando le immediate dimissioni dell’assessore Zappacosta. «È possibile tacere – si interroga Fli – sul fatto che per la Marina si spenderanno più del doppio dei soldi previsti, tutti derivanti dai nuovi mutui? Chiediamo all’amministrazione di sapere se sulla Marina la competenza è dell’assessore alle Opere Pubbliche o dell’assessore all’Urbanistica». Dall’opposizione ha fatto sentire la sua voce Marietta Tidei: «Il blocco dei lavori della Marina da parte della Soprintendenza è un fatto gravissimo sul quale l’assessore non può fornire spiegazioni così superficiali – si legge in una nota – l’opera è costata circa 6milioni di euro e vista l’entità della cifra e dei lavori, l’amministrazione doveva garantire la regolarità assoluta dell’intero procedimento. Come al solito – prosegue il consigliere comunale del Partito democratico – si è preferito realizzare un progetto LAVORIsostanzialmente difforme da quello che aveva ottenuto le autorizzazioni. Da anni l’opposizione sostiene che si doveva procedere in maniera diversa e che le norme andavano rispettate proprio al fine di evitare il blocco dei lavori. Trattandosi dell’opera più importante alla quale l’amministrazione sta lavorando in questo commento – prosegue ancora Marietta Tidei – finanziata tra l’atro grazie ai fondi reperiti da un’altra giunta e viste le promesse totalmente disattese, l’assessore dovrebbe dimettersi senza continuare a raccontare storie alle quali non crede più nessuno». «Il classico male burocratico che porta a sapere quando un’opera inizia ma non si sa quando finisce», così La Destra commenta la vicenda della Marina, augurandosi che «questa complicanza venga risolta prima possibile». Il capogruppo del Pdl, Dimitri Vitali difende a spada tratta l’assessore Zappacosta: «Figuriamoci se la lungimiranza politica di vari esponenti delle varie minoranze non poteva che produrre richieste di dimissioni o ammissioni di esultanza – dichiara Vitali – sarebbe proprio in questi momenti che la tanto sbandierata collaborazione cui l’opposizione a parole si richiama, anche pubblicamente per voce del capogruppo del Pd Marco Piendibene, dovrebbe concretizzarsi, invece mi rendo conto che non si perde occasione per screditare l’operato legittimo che questa maggioranza sta portando avanti in città». Dimitri Vitali tranquillizza i cittadini: «L’amministrazione comunale è già al lavoro per risolvere in tempi brevissimi la distrazione burocratica che si è verificata. È sotto gli occhi di tutti – spiega – l’imponenza dell’opera realizzata dall’amministrazione Moscherini con a capo l’assessore alle Opere Pubbliche Enrico Zappacosta. La Marina è un bene che tutti i civitavecchiesi attendono soltanto di vedere aperto, perché ormai è già realizzato. E i tecnici comunque sono al lavoro per la risoluzione del problema.

     

    Perché non “tifiamo” per il blocco di un’opera già completata

    Siamo stati i primi, dalle colonne della Provincia e su Civonline.it, a denunciare quel ‘‘livello rialzato’’ di cemento che rubava la vista del mare a viale Garibaldi. L’assessore Zappacosta riconobbe che quell’opera così non poteva andare ed intervenne, ‘‘tagliando’’ parecchi centimetri. Oggi, se le difformità che hanno spinto la soprintendenza a bloccare i lavori sono effettivamente quelle anticipate dallo stesso Zappacosta, francamente non capiremmo se il blocco dei lavori durasse più di qualche giorno: in caso contrario, infatti, saremmo alla follia burocratica di chi approva un progetto con un muraglione di cemento e poi ne blocca un altro con il muro se non altro abbassato di molto. Soprattutto, al di là di come la si pensi sulla Marina e su quanto è costata, ci chiediamo – se i motivi sono i suddetti – che senso ‘‘tifare’’ perché venga bloccata un’opera ormai di fatto completata. Solo su un aspetto siamo d’accordo tutti: si faccia chiarezza su come stanno le cose. (m. gra)