TARQUINIA – «Riattivare al più presto la stazione di pompaggio e ripristinare il livello ottimale all’interno delle ex vasche salate. Il livello dell’acqua ha infatti raggiunto livelli minimi drammaticamente preoccupanti». Il monito è dell’esponente del Pdl Alessio Gambetti, residente nel borgo delle Saline. Gambetti invita le istituzioni ad una proficua collaborazione al fine di avviare un intervento importante che, dice, «richiede una certa celerità». L’occasione per rimarcare l’urgenza del ripristino del livello dell’acqua nelle vasche è data dall’avvio, in questi giorni, delle opere a tutela dell’ecosistema della Riserva naturale delle Saline di Tarquinia grazie ad un finanziamento, richiesto ed ottenuto, dall’Università della Tuscia di Viterbo (prof. Giuseppe Nascetti). Il finanziamento è stato erogato dal ministero dell’Ambiente ed ammonta a circa 50mila euro. Lo scopo dell’intervento è proprio la riattivazione della circolazione delle acque all’interno della zona umida, necessaria ad evitare un disastro ambientale. «La Salina – spiega Gambetti – è un ambiente di origine antropica e necessita quindi di una gestione costante da parte dell’uomo. La circolazione delle acque, che si basa su un delicato equilibrio del grado di salinità all’interno della zona umida, costituisce il cuore vitale dello stesso sito naturale. Nel caso si interrompa il regolare flusso e deflusso dell’acqua all’interno della zona umida, dalle due rispettive foci, quella di Ponente a nord dove l’acqua di mare entra e quella di Levante a sud dove l’acqua esce ritornando al mare, sarebbero inevitabili le ripercussioni negative sia sulla fauna che sulla flora che la stessa riserva naturale ospita». «Ai fini dell’efficacia dell’intervento in corso – spiega dunque Gambetti – la priorità deve essere quella di ripulire il canale d’ingresso dell’acqua presso la foce di Ponente e riattivare al più presto la stazione di pompaggio».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Ripristinare il livello dell’acqua nelle vasche»