CIVITAVECCHIA – Alla luce degli attacchi che il sindaco Moscherini ha riservato in questi giorni al sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, interviene l’ex assessore allo Sviluppo Aldo De Marco. «Occorre evidenziare che il Pdl a Civitavecchia non va confuso con l’attuale gruppo consigliare – spiega – in quanto è stato proprio il primo cittadino ad evidenziare in più occasioni di non essere un sindaco del Pdl ma delle larghe intese».
De Marco aggiunge inoltre che l’attuale rimpasto non sarebbe basato sul merito o sulle gerarchie di partito, risultando lui il primo degli eletti del Pdl con oltre 550 preferenze e membro dell’Assemblea costituente del partito e del coordinamento regionale. «Moscherini continua ad insultarmi sul piano personale – afferma Aldo De Marco – ma deve sapere che il suo giudizio non mi interessa ma rivela al meglio la volgarità di un Sindaco che mi ha sbattuto fuori dalla giunta per un unico vero motivo: non faccio parte di quella cerchia che via via si sta facendo sempre più ristretta degli ‘‘yes men’’ di cui ama circondarsi e se questo – prosegue – significa per lui essere un ‘‘civitavecchiese di m….’’, allora sono fiero di esserlo e di non far più parte di questa giunta». De Marco ne ha per tutti e il primo bersaglio è Leonardo Roscioni: «L’attuale assessore all’Ambiente – dichiara l’ex assessore allo Sviluppo – non ha fatto altro che trattare il proprio posto a titolo personale, senza coinvolgere il partito, per cui credo che, almeno per amor proprio, si debba dimettere ora dal partito. Per tutti i motivi appena elencati – fa sapere De Marco – è evidente che la situazione politica del Pdl a Civitavecchia è disastrosa: bene ha fatto quindi l’onorevole Giro a chiedere quanto prima il commissariamento dello stesso. Bisogna realizzare una struttura che dovrà dettare le regole e la politica dell’attuale gruppo consigliare». Secondo l’esponente azzurro il terremoto politico che sta investendo la giunta sarebbe legato alla questione politica della costituzione del gruppo consigliare Pdl «che non risponde a nessuno, perché non vi è a monte nessuna struttura di partito che ne detti la linea politica».
In conclusione Aldo De Marco sottolinea la necessità di arrivare alla nomina di un commissario per il partito: «Nessuno mette in discussione il fatto che la giunta debba continuare il suo lavoro per i prossimi anni – spiega l’azzurro – il problema è quello di discutere i progetti e magari se possibile condividerli».
Politica
2 Novembre 2011
«Roscioni si dimetta per amor proprio»