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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Saline, le opere nel borgo grazie al centrodestra»

    TARQUINIA – All’indomani della notizia che l’Agenzia del Demanio del Lazio ha deciso di riconcedere le Saline di Tarquinia ai tarquiniesi, il centrodestra smonta i proclami di vittoria espressi dal sindaco Mazzola. «Un luogo come le Saline – dice soddisfatto Alessio Gambetti che fa un plauso all’Agenzia del Demanio – può finalmente diventare un modello di sviluppo socio-economico per la nostra splendida città». L’esponente del centrodestra ricorda però i meriti, nella vicenda, dell’ex amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Giulivi. «Presso il borgo, in piena amministrazione Giulivi, tra il 2004 ed il 2007 – dice – furono realizzate e finite opere turistico ricettive come l’eco-albergo, una foresteria per studenti ricercatori, un centro visite, sala convegni, bar e ristorante. Costo complessivo di quasi tre milioni di euro che l’amministrazione Mazzola ad oggi si trova pronte e solo da gestire». «La storia delle concessioni – precisa poi Gambetti – ha visto sempre il preciso e regolare rinnovo della richiesta per la gestione delle Saline di Tarquinia, ed è qui l’ordinario e non lo straordinario. Infatti partendo dall’ex sindaco Conversini, di centrosinistra, passando in modo puntuale nel rinnovo all’ex sindaco Giulivi, di centrodestra, nel 2003, si arriva al mancato rinnovo della concessione sotto il sindaco Mazzola il 25 ottobre 2008, data in cui è scaduta la concessione. Da allora sono passati tre lunghi anni». Stoccate dunque al primo cittadino che ha cantato vittoria elencando le opere realizzate presso le Saline. «Sul fronte dell’elenco fatto dal sindaco Mazzola – spiega ironizzando Gambetti – delle opere realizzate in questi anni presso le Saline, va inserita la realizzazione dell’Osservatorio Ambientale dei sindaci, osservatorio realizzato smantellando il museo del sale, luogo di cultura e storia locale: ciò peraltro è avvenuto tra il settembre e l’ottobre 2009, quando la concessione con il Demanio era scaduta da un anno». «In settimana – conclude Gambetti – scriverò all’Agenzia del Demanio per la decisione presa, rinnovando con l’occasione il mio personale plauso al Demanio regionale del Lazio per una decisione che fa il bene della nostra città».