di ALESSANDRO D’ALESSIO
SANTA MARINELLA – Il restyling di strade e marciapiedi di Santa Severa ricomincerà in autunno.
A seguito dell’interruzione dei lavori, stabilita dall’amministrazione comunale per non creare disagi durante la stagione estiva, alcuni cittadini hanno però notato che molti degli interventi di restauro di strade e marciapiedi sono rimasti incompiuti. Lungo via Lucina sono stati rifatti tutti i marciapiedi, ma a detta di molti, il problema sta nel fatto che davanti ai cancelli delle abitazioni sono state ‘‘rovesciate’’ gettate di cemento, con un effetto estetico non proprio appagante. Problemi anche per quanto riguarda la pulizia della città, che a causa di un servizio incompleto, risulta essere piuttosto sporca. A denunciare il fatto, tra gli altri anche Annamaria Lattanzi, sulle pagine del suo blog cittadino. «A Santa Severa – afferma la Lattanzi – non si riesce a camminare per lo sporco che regna tutto intorno, siepi non potate, alberi cadenti, pattume non raccolto e arbusti spezzati». «L’anno scorso – spiega la rappresentante di ‘‘Lista civica Santa Marinella’’ – di questi tempi come delegata ero riuscita ad addobbare con l’aiuto di un vivaio locale e senza far spendere una lira al Comune, piazza Roma, in un giardino pieno di fiori ed addobbi. La piazza oggi è ridotta ad una pattumiera pubblica. Nella via pedonale, via dell’Olimpo non si sa dove e come appoggiare i piedi sull’asfalto, tanto è ricco di tutto il materiale pensabile. Per andare verso il mare in auto si è costretti ad effettuare un tragitto da slalom a causa dell’asfalto ricoperto di buche, rami pendenti dai giardini privati, aiuole non potate e sacchi di pattume buttati qua e la». «I marciapiedi, tanto decantati ed appena rifatti? Sono inesistenti – incalza la Lattanzi – eppure qualcuno si è tanto vantato e si sono scritti fiumi di inchiostro sulle opere di rifacimento. Come cittadina pagante ed elettrice, io sono la datrice di lavoro di questa giunta, alla quale ho affidato dietro lauti compensi la cura e lo sviluppo delle due Sante; loro non assolvendo i compiti ed il lavoro per il quale sono stati preposti, ignorando e non rispettando le esigenze, possono essere tranquillamente licenziati». «Tra l’altro – conclude Annamaria Lattanzi – mi ricordo lo slogan di un nostro assessore che, durante la sua campagna elettorale, suonava più o meno così: ‘‘Affidbilità e coerenza’’. Mi chiedo: questa persona con quale coraggio gira, oggi, tra i suoi concittadini, cosa gli racconta, come si giustifica e come gli spiega, soprattutto, il suo concetto di affidabilità e coerenza?». Polemiche a parte, ciò che risulta è che Santa Severa quest’anno si presenterà ai turisti come una città in cui i disservizi rimangono, purtroppo, quelli di sempre.
Cronaca
2 Novembre 2011
«Santa Severa nell’incuria»