CIVITAVECCHIA – «Ci auguriamo che stiano meno tempo possibile per loro e per noi».
Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, rispondendo alle domande dei cronisti, mentre alle sue spalle cominciavano a sbarcare i tunisini dalla nave Clodia della Tirrenia.
Il governatore del Lazio è giunto a Civitavecchia nel primo pomeriggio e dopo aver visitato la caserma De Carolis sulla Braccianese Claudia, dove sono stati trasferiti gli immigrati tunisini, si è recata presso gli uffici della Capitaneria di porto, dove era in corso un vertice sulla gestione dell’emergenza.
«Ci è stato assicurato che si tratta – ha aggiunto – di una situazione transitoria e l’allestimento che abbiamo fatto è di questo tipo».
La Polverini ha spiegato che la gestione dello stato di emergenza spetta al Ministero dell’Interno e alla Questura: «Siamo solo di supporto» ha aggiunto il governatore della regione Lazio, sottolineando che alcuni degli immigrati – sono solo uomini adulti, non ci sono né minori né donne – hanno problemi di salute e per questo si sta approntando un presidio sanitario all’interno della caserma De Carolis.
«Abbiamo saputo ieri sera dell’arrivo degli immigrati – ha riferito ancora Renata Polverini – e insieme al sindaco Moscherini ci siamo subito attivati. Ripeto che la responsabilità dell’operazione è del ministero dell’Interno e della Questura, noi siamo di supporto e stiamo allestendo un presidio sanitario.
Ci dicono che alcuni hanno problemi con i denti e quindi ci stiamo attivando per reperire mediatori culturali».
La Polverini alla domanda se è previsto per domani a Civitavecchia l’arrivo di una seconda nave ha replicato: «Non ci risulta. Domani parteciperò ad un tavolo con il Governo, nel corso del quale chiederò che vengano attivate le procedure per il ricongiungimento famigliare di quei tunisini che hanno parenti in altri stati come la Germania e la Francia».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Speriamo restino meno possibile»