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    Politica
    2 Novembre 2011
    «Su Etm il Sindaco non ha voluto ascoltarci»

    CIVITAVECCHIA – «La recente sentenza del giudice di pace di Civitavecchia ha fatto chiarezza su alcune problematiche che avevano negli anni precedenti interessato l’Etm riconoscendo la correttezza dell’agire dell’allora consiglio di amministrazione e del suo presidente Salvatore Renda». È quanto sostiene l’Udc, spiegando che l’unica contestazione rilevata dal giudice a carico dell’Etm sarebbe il fatto di aver proseguito un’attività, quella del servizio a chiamata diretta, sull’erroneo presupposto di validità della determinazione commissariale scaduta «fatto che non poteva, fra l’altro, minare la regolarità del servizio attivato nel pieno rispetto della legge regionale – si legge in una nota – che non mai perso efficacia temporale». «Dopo aver sottolineato che da tale servizio non è derivato alcun aggravio di spesa per la collettività – prosegue l’Udc – il giudice ribadisce che, essendo l’Etm Spa una società avente quale socio unico proprio il Comune di Civitavecchia, questo stesso avrebbe dovuto concedere , nelle opportune sedi e con le modalità di legge, l’autorizzazione per il servizio a chiamata diretta. La stessa identica cosa che, a quel tempo, l’Udc suggerì al Sindaco che ritenne di non accettarla, così come non accettò altri suggerimenti gestionali in merito all’Etm». Il partito di Marco Di Gennaro spiega inoltre che «il bilancio dell’Etm è precipitato sempre più in profondo rosso con il risultato che nel triennio 2007-2010 il deficit dell’azienda è passato dai 104mila euro della gestione Renda del 2006 agli 815 mila euro del 2009, gestione Lombardi ed al milione e passa di euro del 2010, gestione Romagnolo. Per tale motivo – fa sapere l’Udc – è stata recentemente fatta una ricapitalizzazione che servirà a poco sia perché copre solo il 2009 mentre rimane fuori la ingente perdita del 2010, per la quale si parla di un ennesimo contributo straordinario elargito dal Comune, ovvero prelevato dalle tasche dei cittadini, sia perché nessun provvedimento di riequilibrio è stato adottato in questi anni. Anzi, l’unico provvedimento ( la chiusura dei servizi commerciali) ha acuito le perdite». «L’Udc è stato a suo tempo accusato di difendere i precedenti dirigenti. In realtà – conclude la nota – anche in questo caso, abbiamo guardato agli interessi dei cittadini e della città , magari con un poco di attenzione e di competenza in più e con pregiudizio minore di altri».