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    Politica
    2 Novembre 2011
    «Sul caso delle multe ci saremmo aspettati delle scuse»

    CIVITAVECCHIA – L’annullamento delle multe sul ‘‘servizio a chiamata’’, elevate dalla Guardia di finanza nei confronti di Etm, ha indotto l’ex presidente della municipalizzata ad intervenire. Salvatore Renda ha ricordato che il giudice ha annullato 140 sanzioni elevate nei confronti di 33 operatori: «La contestazione – ha spiegato – rivelatasi poi completamente infondata, si incentrava sulla violazione di alcuni articoli del codice della strada, in base ai quali erroneamente si qualificava un servizio pubblico nella fattispecie di noleggio con conducente. Sanzioni ridotte da 510mila euro circa a poco più di mille euro». Renda ha chiarito che le sanzioni principali qualche settimana prima erano già state annullate: «In quell’occasione il Giudice di pace aveva condannato al pagamento delle spese il Ministero dell’Economia (a verbalizzare furono le fiamme gialle, ndr) definendo i profili di colpa grave». Ha parlato di errori: «Per giudicare il trasporto pubblico – ha proseguito Salvatore Renda – mai si è fatto riferimento, da parte della Guardia di finanza, alla Legge che istituisce e disciplina i servizi di Trasporto pubblico nella Regione Lazio. Nonostante le indicazioni dei responsabili aziendali, mai la hanno citata e valutata nel procedimento sanzionatorio». Secondo l’ex presidente di Etm i dirigenti aziendali avrebbero ripetutamente illustrato il contenuto della norma al maresciallo accertatore «tanto che la corretta valutazione dei dirigenti è riportata nelle sanzioni sotto forma di dichiarazione. Le indicazioni dei dirigenti non sono mai state considerate, anzi sono state omesse». Ha giustificato così l’apertura di un’inchiesta in sede penale: «Probabilmente, per queste anomalie, la magistratura inquirente BUSinformata dei fatti strani, su Etm ha avviato una indagine della quale – ha aggiunto – attendiamo l’esito con grande attenzione». Renda si è quindi detto rammaricato per la convocazione in caserma degli autisti: «Per comminare una sanzione da codice della strada – ha dichiarato – si è convocati di notte una quarantina di lavoratori, secondo una procedura molto spettacolare ma assolutamente inusuale e probabilmente irregolare». Ha evidenziato inoltre come per due anni si sia interrotto un servizio pubblico come la chiamata diretta «molto apprezzato dall’utenza». «È attivo in 107 comuni italiani – ha riferito – possibile che solo a Civitavecchia sia illegittimo e penalmente rilevante?». Ha parlato quindi di un procedimento penale basato sull’errore: «C’è addirittura una denuncia per abuso d’ufficio ed altre ipotesi di reato – ha spiegato Salvatore Renda – con argomentazioni più incerte che deboli di quelle qui analizzate. Sinceramente ci saremmo aspettati delle scuse – ha dichiarato – tutte le attività condotte contro Etm sono state caratterizzate da una continua fuga di notizie su aspetti rivelatisi poi inesistenti o insussistenti. L’unico risultato che questa vicenda ha ottenuto – ha concluso Renda – è quello di distruggere letteralmente una azienda che nel 2006 era la prima nel Lazio in termini di crescita percentuale. Nel 2007 Etm stava per diventare una delle più importanti aziende di trasporto del centro Italia, è stato troppo facile distruggerla su motivazioni inesistenti. Ma qui mi vengono dei cattivi pensieri».