ALLUMIERE – Nella lunga querelle tra la maggioranza e la minoranza dell’Agraria di Allumiere si registra oggi l’intervento di Carlo Amici ex presidente dell’Agraria ed ex vicesindaco di Allumiere che vuole fare chiarezza sulle «mezze verità» su alcuni passaggi del discorso del presidente Frezza dei giorni scorsi. «La situazione ‘‘agonizzante’’ dell’Agraria è stata risolta non dalla sua amministrazione ma da quella precedente guidata cioè da me quando ero in quota a Rifondazione; gli ricordo anche che la riconversione di tutte le attività agrozootecniche dell’Ente verso produzioni biologiche ed i relativi progetti soggetti ai contributi della P.A.C. sono stati adottati dall’amministrazione guidata dai ‘‘traditori’’ rifondaroli. L’ente agonizzante del quale parla è quello che noi ricevemmo in eredità quando prendemmo la gestione dell’Ente». Amici sottolinea che «se Frezza è stato candidato a presidente nel 2001 è perché i ‘‘traditori’’ rifondaroli hanno sostenuto la sua candidatura contro il parere di molti suoi compagni/amici di partito. Al momento del rinnovo dell’amministrazione nel 2006, io (allora segretario del Prc) e un compagno siamo stati contattati da un ‘‘ufficiale di alto grado’’ della sua attuale Giunta per uno scambio di opinioni su chi doveva essere il candidato a presidente e contro il suo parere noi ‘‘traditori’’ rifondaroli abbiamo ridato invece fiducia a Frezza». Amici poi si toglie un sassolino dalla scarpa spiegando che: «La seconda inesattezza di Frezza riguarda l’abbandono della giunta del Comune da parte di Rc. Nel programma per le comunali del 2007 il punto irrinunciabile era il ‘‘‘no al carbone senza se e senza ma’’’ noi però dopo la sottoscrizione della convenzione capestro firmata dalla Regione Lazio, dal Comune di Allumiere e dall’Enel, che sanciva la ‘‘monetizzazione della nostra salute’’, abbiamo abbandonato la maggioranza, lasciando le poltrone di vicesindaco (io) e di assessore alla Comunità Montana (Manrico Brogi), nonché la prospettiva di un candidato rifondarolo alla carica di sindaco per il rinnovo del 2012, sancito da accordi scritti. Non mi sembra poco. I problemi istituzionali a cui fa accenno Frezza li creano coloro che, come bandiere al vento, accettano soldi in cambio della salute dei cittadini di Allumiere. Non milito più in Rifondazione ma in Sinistra Ecologia e Libertà ma sono lo stesso di sempre. Chi ha tradito sono quelli che non hanno rispettato il programma. Il terrore del giudizio degli elettori non ce l’ha né Rifondazione né il nostro gruppo sono altri che dovranno preoccuparsi. Per noi l’importante non è vincere le elezioni per sedersi su una poltrona ma solo per tentare di rendere concreti i bisogni reali della popolazione, a cominciare dalla difesa della salute, dell’ambiente, della comunità; valori e moralità sconosciuti a tanti altri». Alle accuse del vice presidente Pasquini ha invece risposto il capogruppo del Pdl, Giovanni Sgamma: «Pasquini dovrebbe guardarsi indietro: sia quando Rifondazione era con loro in maggioranza che ora che Rc è uscita io sono stato all’opposizione e ho sempre svolto con dovizia il mio ruolo senza l’aiuto di nessuno, a differenza di altre marionette. Non ho mai avuto bisogno dei consigli altrui e lui dovrebbe saperlo: ho già lavorato con le associazioni per creare un comitato contro la Zps (e non c’erano i rifondatori con me, ma c’era lui). Prima di parlare di interessi propri guardasse sè stesso. Sulla questione dei consiglieri mancanti in consiglio voglio poi rimarcare che quello del 28 dicembre è andato buca perché mancavano 7 consiglieri di maggioranza: chi è allora il Pinocchio? Non sono come lui che sta cercando di monopolizzare le associazioni con tante promesse; io lavoro come sempre in trasparenza e coerenza, termini che a lui non appartengono. La campagna elettorale è aperta; può essere certo che non mi vedranno mai a braccetto con lui».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Troppe mezze verità da parte di Frezza»