TARQUINIA – La vicenda della truffa dei bolli auto poteva essere risolta già molto tempo fa. A sostenerlo è il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola all’indomani della riunione svoltasi alla Regione Lazio alla presenza degli assessori Giuseppe Parroncini e Luigi Nieri. L’incontro ha portato alla decisione di annullare definitivamente le richieste di pagamento inoltrate alle circa mille persone frodate. Ed ha anche consentito di fare luce sull’intera vicenda e di comprendere cosa sia realmente accaduto dal 2003 ad oggi.
«Nel 2006 – ha spiegato stamattina durante la conferenza stampa il sindaco Mazzola – la Pisana spedì a circa 900 persone le richieste di accertamento relative al mancato pagamento del bollo auto per il 2003. Il punto Aci di Tarquinia riferì di un ‘‘disguido telematico’’. La Guardia di Finanza, allertata dalle segnalazioni giunte, avviò un’indagine che portò, nel dicembre dello stesso anno, alla chiusura dell’agenzia. I versamenti da parte dei cittadini infatti risultarono regolari, ma il corrispondente trasferimento di compensi alla Regione Lazio non avvenne mai. Ciò gettò nella difficoltà numerosi cittadini vittime di una vera e propria truffa».
«Abbiamo potuto verificare che la procedura è arrivata fino ad Equitalia – ha spiegato il sindaco – La Regione a suo tempo comunicò al Comune e all’Aci che tutti i procedimenti erano sospesi ma non annullati. La precedente amministrazione comunale si fece carico di ricevere tutti i ricorsi da parte dei cittadini, ma questi, non si sa perché, sono rimasti depositati negli uffici della polizia municipale. Il Comune doveva farsi carico di inviarli alla Regione Lazio per l’annullamento e invece tutto è rimasto lettera morta».
Il Comune di Tarquinia, in sostanza, adesso trasmetterà l’elenco di tutti i cittadini truffati e le fotocopie degli atti notori, cosa che non era stata fatta dalla precedente amministrazione generando per questo il blocco della procedura di annullamento. «Già da stamane (ieri ndr.) – ha spiegato Mazzola – cinque persone sono al lavoro presso la mia segreteria per elaborare l’elenco dei cittadini e dei numerosi ricorsi che saranno poi consegnati a Roma, in Regione. Non appena recepiti i faldoni (nella foto con il sindaco, l’assessore Celli e l’assessore Centini) la Pisana si attiverà per annullare tutte le richieste di pagamento».
In sostanza, spiega il primo cittadino, chi ha dimostrato di aver pagato il bollo auto, mediante apposita dichiarazione e copia del bollo e del documento, vedrà annullata la richiesta di pagamento, in quanto illegittima. Di tutto ciò il primo cittadino riferirà nel corso dell’assemblea pubblica fissata per giovedì alle 16,30 presso il palazzo comunale.
«Nel corso delle riunione istituzionale i cittadini saranno informati dell’iter e potremo raccogliere, se necessario, le ultime istanze – ha scandito il sindaco – Parteciperanno all’incontro anche gli assessori Parroncini e Nieri, competenti per la procedura di annullamento». «Su sollecitazione del sindaco – spiega inoltre l’assessore regionale Parroncini – abbiamo ritenuto necessario sollecitare la massima attenzione sul tema. Il risultato della riunione dimostra ancora una volta la volontà della Regione di essere al fianco dei cittadini e far valere i loro diritti». «Il cittadino non va preso in giro – ha concluso invece Mazzola – Siamo in un periodo di elezioni e guarda caso riemergono i comitati che tentano di distorcere la realtà. L’assemblea servirà a far emergere la verità, al di là delle divisioni politiche». Chiaro il riferimento alla presa di posizione di un comitato di cittadini che ha indetto un’assemblea pubblica per venerdì alle 17 presso la sala riunioni della cooperativa Pantano. «Una riunione – si legge nel comunicato – dei cittadini colpiti dalla truffa dei bolli pagati nella sede dell’Aci e mai versati da quest’ultimo alla Regione». La riunione è stata indetta in collaborazione con il Codacons, l’associazione di tutela dei cittadini, e vedrà la partecipazione degli avvocati Carlo Rienzi, presidente e Cristina Tabano. «La partecipazione – dice il comitato – è importante per evitare di pagare i bolli due volte. Tutti insieme decideremo le iniziative volte a tutelare i diritti dei cittadini».
Ale.Ro.
Cronaca
2 Novembre 2011
«Truffa bolli, la vicenda poteva essere chiusa da tempo»