«Gentilissimo Direttore, Siamo un gruppo di soci/acquirenti della cooperativa che ha costruito l’edificio di Via Pinelli e vorremmo intervenire sulla “famosa votazione in Consiglio che ha portato alle dimissioni da Capogruppo del PD di Alessio Gatti. Nulla da dire per quanto attiene il profilo giudiziario della vicenda; siamo convinti che la correttezza professionale del magistrato inquirente e la sua onestà intellettuale porteranno alla individuazione dei responsabili e ad una giusta sanzione per le loro responsabilità. Vogliamo invece sottolineare la situazione degli acquirenti/soci della Cooperativa ormai quasi ridotti allo stremo delle forze fisiche e finanziarie. Parliamo di Persone perbene che hanno investito in quelle case tutto quanto in loro possesso per dare una abitazione chi a Se’, chi ai propri figli. E’ a queste persone che il Sindaco Moscherini e l’Assessore all’Urbanistica Ing. Nunzi hanno rivolto la loro attenzione, mettendo a punto una delibera “ad hoc” per cercare di risolvere, almeno amministrativamente , l’“empasse” creatosi con la Denuncia alla Magistratura del Sig. Monteduro e permettere alle nostre Famiglie di entrare finalmente in possesso della abitazione che alcuni hanno già pagato per intero e che altri invece, acceso un mutuo, ne stanno pagando le rate. Se il Consiglio si fosse sciolto per mancanza del numero legale, tutto sarebbe slittato alla prima riunione del prossimo Autunno creando ulteriori disagi a chi dopo aver acquistato una casa è costretto a pagare affitti salati e depositi per i mobili, magari acquistati per la casa che non arriva e non entrano in quella in affitto. Proprio questo possibile ritardo non va criticata la posizione politica di Alessio Gatti che, con la sua presenza tra i banchi, ha si permesso la approvazione di provvedimenti ritenuti, dai Colleghi di minoranza, perlomeno discutibili, ma ha permesso a tante persone come noi di continuare a sperare, e non è poco. Caro Direttore, la gente comune ne ha fin sopra i capelli dei sofismi e degli intrallazzi della politica, la vede sempre più lontana dai suoi interessi e sempre più vicina a quelli quotidiani dei Singoli che la politica hanno imparato ad esercitarla come lavoro; non pensa sia per questa ragione che sempre meno persone si avvicinano alla gestione della Cosa Pubblica? Che sempre più giovani invece che alla questione morale volgono la loro attenzione a tutto quanto premia il loro interesse senza vedere se attorno qualcuno può esserne danneggiato? Nella sua diffusa opacità la questione dell’edificio di Via Pinelli con le relative, forse “allegre”, licenze edilizie, i provvedimenti di Sanatoria del Comune, le strumentalizzazioni incrociate di maggioranza ed Opposizione sono la paradigmatica icona di quanto la politica sia ormai lontana dai bisogni della gente; se qualcuno ha indotto in errore delle persone ad acquistare un immobile che non era in possesso di regolari autorizzazioni in accordo con il piano regolatore di zona sarà per questo punito, ma non riteniamo giusto mettere alla gogna un giovane di Sinistra che, genuinamente e con grande coraggio, ha interpretato il suo essere vicino al Popolo ed alle sue necessità anche se, con la Sua presenza , consentiva alla Maggioranza la approvazione, comunque in futuro scontata, di provvedimenti ritenuti dalla Minoranza, altrettanto opachi. A volte, dovendo scegliere tra bianco e nero, il grigio può essere la risposta giusta e siamo convinti che il coraggio di Alessio Gatti abbia portato forza a chi si identifica nei valori del PD e non detrimento, piuttosto credibilità ed autorevolezza».
Lettere
2 Novembre 2011
«Un provvedimento che ci fa sperare»