CIVITAVECCHIA – La Asl Roma F fa il punto all’indomani della paralisi dell’ospedale San Paolo, causata da un numero eccesivo numero di richieste di soccorso: «Si è trattato di un sovraffollamento di utenti – scrivono da via Terme di Traiano – che si è verificato in concomitanza da una parte per l’arrivo di numerose ambulanze (32 di cui 14 del servizio 118, 15 pubbliche e 3 private) e dall’altra di un guasto tecnico alla Tac che di fatto ha rappresentato il reale motivo di rallentamento delle dimissioni di gran parte dei pazienti in attesa di diagnosi». La Asl Roma F ancora una volta sale in cattedra e afferma che i disagi non avrebbero «nulla a che vedere con i paventati arrivi di crocieristi che non sarebbero stati soccorsi». La Provincia infatti paventò tra l’altro un sovraccarico di lavoro per il pronto soccorso dovuto all’arrivo dei turisti, che al momento per fortuna ancora non c’è stato. Motivo che dovrebbe stimolare l’azienda sanitaria a mettere in conto tale probabilità, evitando magari facili entusiasmi. «La giornata di lunedì – prosegue la Asl – ha visto l’arrivo di 197 utenti di cui 95 al mattino, 73 nel pomeriggio e 29 la notte. Per informazione – prosegue la nota – si comunica che normalmente in media il numero di ambulanze giornaliere in arrivo presso il nosocomio è pari a 14/15 nelle 24 ore. Tale numero spropositato di arrivi – conclude la Asl Roma F – aveva nella stessa giornata peraltro esaurito l’utilizzo delle barelle non certo per mancanza delle stesse». Per l’azienda insomma le barelle ci sono, anche se evita di spiegare in che condizioni versano.
Sanità
2 Novembre 2011
«Un sovraffollamento di utenti, i crocieristi non c’entrano»