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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Vogliamo solo tutelare le nostre case»

    CIVITAVECCHIA – Donne in strada per salvaguardare le loro casa da eventuali furti. Le ronde tinte di rosa, come in via Giotto, dove nottetempo un gruppo di casalinghe sorveglia i condomìni fino all’alba. «Non siamo giustizieri della notte – tiene a precisare una signora sulla quarantina residente al civico 4 – semplicemente supportiamo le forze dell’ordine nel loro lavoro, limitandoci a vigilare affinché non venga in mente a nessuno di rubare nei nostri appartamenti». L’altra notte abbiamo incontrato le donne impegnate dalle 23 in questa attività di prevenzione, era il turno di Antonella, Anna ed Emanuela: «Rimaniamo di guardia al nostro portone – spiega una di loro – giriamo di RONDEnotte fino a raggiungere il cortile del palazzo, oltre non andiamo». Le uniche armi che possiedono sono una torcia e un telefono cellulare per contattare la polizia o i carabinieri in caso di avvistamenti sospetti. «Siamo grati alle forze di polizia che hanno intensificato i controlli – fanno sapere – ma riteniamo che il Sindaco abbia ragione quando afferma di voler coinvolgere l’esercito nel pattugliamento della città». I furti spaventano, tanto che in via Lepanto, a pochi metri da via Giotto, è facile incontrare altre donne intente a sorvegliare le loro abitazioni. Sandra e Romina non si sentono al sicuro: «Abbiamo paura che da un momento all’altro qualcuno possa entrare in casa nostra – dichiarano – con noi ci sono le nostre figlie, terrorizzate da questa storia dei ladri. Non possiamo continuare a dormire con il bastone dietro la porta o con il coltello sotto il cuscino». A mezzanotte salutiamo la gente del quartiere, spostandoci a San Liborio, un’altra zona messa in ginocchio dai topi di RONDEappartamento. Qui le ronde (o il controllo civico se si preferisce, ndr) ci sono ma non si vedono. Non vola una mosca, nessuno si aggira tra le case, eppure qualcuno vigila nel silenzio della notte, evitando di mostrarsi per ragioni di sicurezza.