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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Zps: o si apre la concertazione o si va verso la protesta»

    MONTI DELLA TOLFA – L’onorevole Pietro Tidei, il sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio, e il presidente dell’Università Agraria di Allumiere Aldo Frezza hanno scritto una lettera a tutti gli organi istituzionali in merito alla vicenda della Zps. La missiva -, spedita al vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino, agli assessori Claudio Mancini, Filiberto Zaratti, Giuseppe Parroncini, Daniela Valentini e per conoscenza al presidente del consiglio regionale Bruno Astorre e al vicepresidente Carlo Lucherini – riporta il malessere che si è diffuso in questi giorni, soprattutto nei Comuni di Allumiere, Tolfa, Canale Monterano, Manziana, Santa Marinella, Cerveteri, Bracciano, Anguillara, Trevignano, Civitavecchia e Tarquinia. «Nella nostra condizione di legittimi rappresentanti delle popolazioni del comprensorio di Civitavecchia e di interpreti coerenti e tempestivi delle necessità, delle preoccupazioni, del malessere, ci sentiamo obbligati – scrivono i tre promotori della lettera, allargata anche ad altre firme – a richiamare la vostra attenzione sulla impopolarità e, a nostro giudizio, improponibilità, di procedere all’approvazione delle norme di attuazione in itinere sulle Zps (Zone a Protezione Speciale), ed in particolare sui terreni ricadenti in questi territori, per la negazione che ne conseguirebbe di qualsiasi attività produttiva e turistica». «Non dimentichiamo certamente che la prima perimetrazione – scrivono i politici – e proposta di Zps fu avviata dalla giunta Storace, ma certo è che questo non può costituire un alibi per vincolare permanentemente questo territorio. Sarebbe una vera condanna nei confronti di popolazioni già sottoposte da anni ai molti e gravissimi danneggiamenti ambientali e umani arrecati alle popolazioni per la presenza delle Centrali Elettriche e per gli ulteriori peggioramenti che sono previsti con altre conversioni a carbone e con l’ipotesi, mai tramontata, di una gigantesca discarica nel triangolo Civitavecchia-Allumiere-Tarquinia». «Non può essere dimenticato – proseguono – che La Destra, negli anni scorsi, con la complicità dell’amministrazione locale di Centro Destra, ha proceduto alla conversione a carbone della Centrale di TV Nord, accentuando la diffusione di malattie dell’apparato respiratorio. È altresì noto che la Destra sta favorendo la trasformazione a carbone di un Gruppo della centrale TV Sud e l’attuale Governo ha già individuato il sito di Montalto di Castro quale sede per la costruzione di una nuova centrale nucleare. Il Sindaco di Roma, con la complicità del presidente dell’Ama, dottor Panzironi, persiste nel progetto di situare in questo comprensorio, tra Allumiere, Civitavecchia e Tarquinia la più grande discarica d’Europa, in sostituzione di quella ormai esaurita di Malagrotta, affidando alla improbabile vittoria della Polverini la concretizzazione di questo sciagurato disegno. Questa progettualità nefasta, concepita e perseguita dalla Destra, non può subire un ulteriore aggravamento, impedendo alle popolazioni di sviluppare una qualsiasi attività nel loro territorio. Riteniamo pertanto che il senso di responsabilità vi debba convincere della inopportunità di apporre i previsti vincoli di Zps». «Ciò stante – scrivono i firmatari – non è pensabile che si possa, da una parte riversare su questo territorio tutto ciò che di inquinante, negativo e di indesiderabile non fa comodo a Roma (i rom e i Cie a Tarquinia) mentre dall’altra parte, vincolare la restante parte del territorio (quello dei Monti della Tolfa e Manziate Cerite) che viceversa avrebbe bisogno di sviluppo turistico, agricolo, termale, archeologico e ambientale». «Vi invitiamo, pertanto – concludono – a soprassedere ad ogni decisione e concordare preventivamente ogni atto o direttiva che possa riguardare questo nostro territorio, ivi compresa la riperimetrazione dellaZps. In caso contrario, ci vedremmo costretti ad assumere le necessarie quanto indesiderate iniziative di protesta al riguardo».

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