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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    “Pdl al Governo, idee che diventano azioni": grande successo del convegno a S. Marinella

    SANTA MARINELLA – Straordinario successo del convegno organizzato dal Pdl della Perla del Tirreno. Nonostante la pioggia torrenziale, infatti, centinaia di persone si sono recate all’Hotel “Cavalluccio Marino” per ascoltare le parole dell’Assessore Regionale Francesco Lollobrigida e del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, ospite d’onore della serata. Le tematiche affrontate dai tre relatori, sono state incentrate dai risultati, appunto, che il partito di Berlusconi è riuscito a raggiungere in primis sul territorio, per poi passare a livello regionale e a quello nazionale. Ad introdurre i lavori, è stato infatti il Sindaco Bacheca che ha elencato le numerose opere pubbliche messe in piedi dalla sua giunta dal 2008 ad oggi, oltre ad importanti provvedimenti come l’ampliamento del porticciolo. “A queste importanti novità – ha rilevato Bacheca – si contrappone una sinistra che, non avendo più nulla da dire, ha portato la politica nelle aule di tribunale, con ricorsi al Tar ed esposti in Procura”. Francesco Lollobrigida, ha invece illustrato le importanti politiche di risanamento, soprattutto sul fronte sanitario, portate avanti dalla Regione Lazio in questi primi mesi di Governo Polverini. “Per ripianare il buco finanziario della Regione – ha spiegato l’Assessore Lollobrigida – sono stati fatti enormi sacrifici, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Infatti, importanti risultati sono già stati ottenuti in questo senso. Anche in materia di trasporti è stato necessario effettuare risparmi: ma dopo uno studio approfondito, siamo stati in grado di ridurre la spesa in modo intelligente, eliminando ad esempio corse inutili oppure coordinando gli orari della rete ferroviaria con quella su gomma”.
    Ma quello più appassionante, sul piano politico, è stato senza dubbio l’intervento del Ministro Meloni, che ha cercato di individuare le cause dell’attuale crisi di Governo, senza risparmiare di critiche gli autori della scissione dal Popolo della Libertà. “Non riesco ancora a comprendere i motivi – ha affermato la Meloni – che hanno spinto delle persone con una storia di destra, che hanno combattuto e si sono sacrificati per anni per i propri ideali, a distruggere improvvisamente una strada che era stata costruita negli anni, giorno dopo giorno. Soprattutto, non riesco ad immaginare come, dopo che nel nostro Paese si sia finalmente arrivati al bipolarismo, unico sistema che permette una vera democrazia, si voglia modificare la legge elettorale e tornare al proporzionale, che la destra ha combattuto per 50 anni, perché crediamo che sia un sistema che non esprime a pieno la volontà degli elettori ma offre il fianco ad accordi di palazzo. Come può, il Presidente della Camera, unirsi a quei personaggi che ha combattuto per anni, come Casini, espressione della vecchia Dc o Rutelli e chiedere insieme a loro la sfiducia di Berlusconi?” “Il nostro Paese aveva un Governo solido, che stava portando avanti risultati straordinari e concreti – ha affermato ancora la Meloni, citando ad esempio i risultati nel campo della lotta alla mafia, la riforma Gelmini e la lotta all’emigrazione clandestina – e che godeva della stima della maggioranza degli italiani: tutto ciò rischia di essere distrutto da una congiura di palazzo”. In ultima battuta, Giorgia Meloni si è comunque detta convinta che al voto del 14 dicembre, alcuni parlamentari di area finiana potrebbero appoggiare la fiducia al Governo. “La loro coscienza – ha concluso il Ministro – gli suggerirà che questa è la cosa giusta da fare”.