logo
    Politica
    2 Novembre 2011
    Le risposte che attendiamo

    di GIAMPIERO ROMITI

    COSA SUCCEDE ? – A leggere “Civitavecchia città” (supplemento a Tarquinia Città, mensile d’informazione Sport e Cultura, distribuito gratuitamente, edito in collaborazione con l’associazione antimafia “Antonino Caponnetto” diretto da Eraldo Delle Monache e registrato al Tribunale di Civitavecchia), c’è da restare allibiti. Nomi, cognomi, fatti, circostanze, incontri tanto “carbonari” quanto ravvicinati tra personaggi non propriamente “sfigati”, progetti di un “certo tipo” ovvero tendenti ad inoculare nel territorio un liquido molto “affaristico” e poco trasparente. Detto supplemento i lettori l’hanno trovato in edicola, poi i responsabili devono avere avuto il legittimo (???) sospetto che non tutti i gestori dei box giornalistici coltivassero l’interesse di “regalarlo” e allora lo hanno consegnato a mano ai cittadini nei punti più frequentati tipo mercato o centri commerciali. E, dobbiamo riconoscerlo, l’obiettivo è stato centrato: coloro che hanno letto i fogli ricevuti a mò di cadeau han divorato gli articoli confezionati con dovizia di particolari. Alcuni dei “pezzi” incandescenti contenuti in detto supplemento li elenchiamo in rapidissima successione: 1) “Un accordo pubblico tenuto segreto, fa gola ai cinesi” (occhiello: consigli comunali tenuti all’oscuro); 2)“E finalmente i Casalesi sono arrivati”; 3) “I Casamonica: un clan potente a Civitavecchia, Tarquinia e Montalto di Castro; 4) “I Ros indagano sul porto storico”; 5) “Porticcioli e strane coincidenze targate Scajola”; 6) “Un gigantesco intreccio tra affari e politica; 7) “Allarme rifiuti: chiude Malagrotta, apre “lo spizzicatore”; 8) “Usura, un’operazione passata inosservata, un fenomeno sottovalutato”; 9) “La cricca arrivò in città nel 2001” (catenaccio: Dino Anemone partecipò al Consorzio Centro Italia coinvolto nell’inchiesta della Dia. Il padre dell’imprenditore arrestato per i grandi appalti eseguì dei lavori nel carcere di Civitavecchia all’opera diretto da Elvira Ceci, complice del faccendiere Piero Canale); 10) “Il Cardinale e il Ministro fanno capolino a Civitavecchia. Indagati entrambi per corruzione”; 11) “Cene, vacanze e orologi pagati dalla cricca” (catenaccio: Dall’imprenditore Piscicelli per pilotare appalti. C’erano anche imprenditori del porto di Civitavecchia); 12) “Moscherini premeva per cacciare Ciani; 13) “Chi è Giancarlo Elia Valori, quello che ha firmato un accordo col sindaco Moscherini”. Ecco, ce ne è davvero per tutti i (dis)gusti. Si tratta di un caleidoscopio di argomenti che non possono non essere considerati inquietanti. Ci si chiede: possibile che la nostra città ed il comprensorio siano diventati l’epicentro di megainteressi che sconfinano dalla legalità? Eppoi, ed è quel che maggiormente conta: non è forse arrivato il momento che magistratura e forze dell’ordine si adoperino per conferire tranquillità ai cittadini e per sgombrare il campo dal sospetto che a Civitavecchia venga piantato il seme del malaffare?

    MOVIDA – «Non c’è turismo senza movida», «la movida è indispensabile al turismo». Come dire: se non è zuppa è pan bagnato. E non solo: frasi da scolpire nella roccia della storia di questa città ormai, ahinoi, abituata a somministrare amenità più o meno colossali. E’ vero, comunque, che sacrosantamente i giovani abbiano bisogno di spazi per socializzare e divertirsi. Anche vero però che non è ammesso turbare la quiete di persone che hanno bisogno e, soprattutto, diritto di riposare. Va comunque sottolineato che chi ha pronunciato le frasi di cui sopra non è esattamente lo scemo del villaggio ma di sicuro la vittima sacrificale di un sistema che va sempre più imputridendosi. Per farla breve, crediamo sia stato intimato al tenero Pe(co)rello di belare (per far parte della maggioranza si deve pur pagare un prezzo, che diamine!!!) le sciocchissime frasi di cui sopra. Vabbè, diamoci un taglio tanto più che è domenica e vale la pena dedicare i nostri pensieri, ma, ci mancherebbe, non solo questi, a quel che accadrà stanotte con la nostra donna. Felicità.