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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Le università italiane riscoprono i tesori d'arte di Tarquinia

    TARQUINIA  – Le più prestigiose università italiane riscoprono i tesori d’arte di Tarquinia. Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, abile nel riannodare i rapporti di collaborazione con i principali atenei della penisola, il grande patrimonio storico e artistico di Tarquinia torna al centro dell’interesse delle più prestigiose università italiane. Le aree archeologiche sono state infatti, nei mesi estivi, oggetto di numerose campagne di scavo, che hanno portato alla luce nuove ed entusiasmanti scoperte sul passato della città. Così i tumuli etruschi della Doganaccia (“Via dei Principi”), l’area sacra etrusca della Civita, l’antico porto di Gravisca, il sito altomedievale di Leopoli-Cencelle e la chiesa rupestre di Santa Restituta sono stati oggetto di approfondite ricerche rispettivamente da parte dell’Università degli Studi di Torino, di Milano, di Perugia, della Sapienza e della Tuscia. Viva la soddisfazione del sindaco Mauro Mazzola e dell’assessore alla Cultura Angelo Centini. Il primo cittadino evidenzia la ritrovata centralità della cultura e l’importanza che essa riveste per la valorizzazione dell’immagine di Tarquinia in ambito nazionale. «Il rinnovato interesse delle più prestigiose università italiane verso le aree archeologiche presenti sul territorio costituisce un grandissimo veicolo promozionale. – dichiara – Inoltre, i tanti reperti rinvenuti arricchiscono ulteriormente il patrimonio custodito nei musei cittadini. In tal senso ne è un esempio la splendida mostra “Stemmi di pietra e stemmi dipinti” realizzata dalla brava archeologa Beatrice Casocavallo, con la collaborazione dell’associazione “Fontana Antica” e della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale». L’assessore alla Cultura Centini sottolinea come l’Amministrazione Comunale sia tornata a essere promotrice e allo stesso tempo catalizzatrice di importanti iniziative, anche grazie anche al rafforzamento della collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e con le associazioni culturali locali. «La manifestazione “Tarquinia a porte aperte – Un museo nella città”, in corso di svolgimento in queste settimane, ne è forse l’esempio migliore, in quanto offre la possibilità di aprire al pubblico luoghi spesso poco conosciuti e di organizzare convegni, mostre ed eventi incentrati sulla storia millenaria di Tarquinia. – afferma – Inoltre, questi mesi autunnali saranno caratterizzati dagli appuntamenti con “Incontri con l’autore”, l’iniziativa che, all’interno dell’ottava edizione del “Premio Tarquinia Cardarelli”, porterà in città tra gli altri il cantautore Roberto Vecchioni e i giornalisti Marcello Sorgi e Lidia Ravera».