di LUCA GUERINI
CIVITAVECCHIA -Non si placano le polemiche in casa Snc Privilege dopo il convulso finale della gara al PalaGalli di sabato scorso con il Catania. La formazione etnea ha saccheggiato Civitavecchia dopo esser stata a lungo in svantaggio, sferrando il sorpasso nel quarto tempo e proprio negli attimi finali c’è stata una zuffa in vasca, davvero poco edificante.
A fare chiarezza su quanto successo in vasca è stato Daniele Lisi, il leader indiscusso della formazione rossoceleste: «Vedere un compagno (Daniele Simeoni, ndc) che viene colpito alle spalle senza alcun motivo – racconta il bomber della Snc – è una cosa che nessuno può accettare e non si vuole in questo giustificare quanto avvenuto, anche se bisogna ammettere che in passato è successo di peggio, adesso stiamo migliorando tutti e non vorrei che si cerchi lo strumento per attaccare la squadra. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei più giovani ed ovviamente dispiace che abbiano assistito a quelle scene». Lisi, che è anche il responsabile della linea verde della Privilege Snc si sofferma poi sulle reazioni degli altri presenti proprio per fornire un quadro chiaro dell’intera vicenda. «Dopo il fallo – ricorda Lisi – il loro allenatore è venuto da noi a scusarsi per quanto avvenuto dando per ‘’pazzo’’ al proprio giocatore. Poco dopo si è avvicinato alla panchina della Snc anche il direttore di gara che ha dichiarato di aver visto l’esatta dinamica degli scontri e che avrebbe preso provvedimenti molto gravi nei confronti della squadra avversaria». Ma poi sono stati espulsi Simeoni ed il suo ‘‘aggressore’’. Sul rovente finale del match unterviene anche Renato Aradis, tecnico delle giovanili e collaboratore della prima squadra: «Siamo molto dispiaciuti per l’episodio che è giustamente da condannare e non appartiene alla nostra etica – ha dichiarato – i nostri valori sono quelli di far crescere bravi ragazzi e bravi giocatori, non certo insegnare loro ad usare la violenza contro gli avversari».
Sport
2 Novembre 2011
Lisi: "Vi racconto come sono andate le cose…"