CIVITAVECCHIA – “Nonostante le varie occasioni che il Sindaco ha avuto per chiarire in merito alla vicenda del mega progetto industriale e del suo iter progettuale dal punto di vista della trasparenza amministrativa e del dibattito democratico, persiste in un atteggiamento reticente e omertoso, che si protrae peraltro da quasi due anni nel corso dei quali ha fatto pressoché conferenze stampa su tutto, dal multisala alla cittadella dello sport, passando per le fandonie raccontate ai disoccupati e ai lavoratori in protesta che oggi si ritrovano in cassa integrazione”. Tornano alla carica i consiglieri di opposizione Alessandro Manuedda, Vittorio Petrelli, Marietta Tidei, Mauro Guerrini, Marco Piendibene, Alessio Gatti, Nicola Porro e Roberto Cosimi che insieme a Pd, Psi, Prc, PdCi, Ambiente e Lavoro, Repubblicani Europei e Verdi sottolineano come “il Protocollo di Intesa del 2004 richiamato dal Sindaco poco ha a che vedere con l’insediamento industriale intercomunale in discussione e sulla legittimità dell’iter seguito ci riserviamo una migliore e più attenta verifica. A Roma – hanno spiegato – il giorno 5 marzo 2008, nella sede di Sviluppo del Mediterraneo Spa, è stato sottoscritto un accordo d’intesa per la realizzazione di un Piano di sviluppo dell’area nord di Roma, ubicata nei comuni di Civitavecchia, Allumiere e Tarquinia. La proposta prevede la partecipazione degli Enti Locali per la costruzione di un aeroporto cargo e turistico tra Civitavecchia e Tarquinia, la realizzazione di un district park in prossimità delle aree aeroportuali, l’ampliamento di circa 80 ettari della zona industriale, nonché dell’Interporto e del porto, secondo un piano condiviso tra Comune e Autorità portuale. Nonostante la proclamazione di intenti mancano tra i firmatari gli attori pubblici essenziali: Autorità Portuale di Civitavecchia, i Comuni di Allumiere e di Tarquinia e la Regione Lazio. Infatti i firmatari dell’accordo sono solo il sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, il presidente di Sviluppo del Mediterraneo Spa, Giancarlo Elia Valori e il presidente della Centrale Finanziaria Generale Spa Alberto Gotti. Si parla anche della partecipazione ad una gara d’appalto che è stata gestita con successo da Andrea Mennillo, Responsabile degli investimenti de La Centrale Finanziaria Generale. L’accordo d’intesa prevede la costituzione di un’associazione temporanea di impresa che coinvolge banche e aziende private per realizzare gli obiettivi del piano, nonché l’individuazione di forme di partenariato pubblico-privato. Insomma, la reticenza e la mancanza totale di trasparenza, èoffensiva per tutte le parti politiche, sindacali e sociali. Né i partiti, né i sindacati, né le associazioni degli imprenditori e né la cittadinanza. Nessuno è stato informato in modo compiuto ed esaustivo di tutto ciò. L’imprenditoria locale e la cittadinanza hanno diritto di essere tempestivamente informata dello stato dell’arte, così come i cittadini proprietari di lotti sull’area”.
Politica
2 Novembre 2011
L'opposizione: "Sindaco reticente"