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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    L&rsquo;odissea dei turisti tra sporcizia e tassisti abusivi <br />

    CIVITAVECCHIA – Una realtà che tutti vivono ma che in pochi denunciano, forse considerandola ormai la normalità: Civitavecchia non è capace di accogliere i turisti. D’altronde una città che molte volte sta stretta ai residenti, con una serie di problemi spesso banali ma che nessuno affronta, non può certo essere considerata la meta ideale per chi è in cerca di relax. Così Civitavecchia torna alla ribalta e finisce a pagina 6 de il Giornale di domenica, ovviamente per fatti che di certo non rallegrano i lettori. Ad assaporare i disservizi di una città che mira all’Europa, è toccato alla scrittrice Susanna Tamaro: «Ho avuto l’avventura di scendere allo scalo marittimo di Civitavecchia – ha raccontato al quotidiano – e tutto il beneficio della vacanza è sparito, lasciandomi un senso di profonda depressione, di vergogna e di furore». Ma cosa sarà mai accaduto? «Viaggiando con una persona anziana mi sono avvicinata ai carrelli per aiutarla a scaricare la sua valigia ma un addetto me lo ha fisicamente impedito. Dopo avere intascato una mancia per 30 metri di percorso si è volatilizzato e lo scocciato autista della navetta, impalato davanti al portellone aperto, è rimasto a guardare con assoluta indifferenza. Lo stesso autista – ha spiegato la scrittrice – che peraltro esponeva un bel cestino per le mance sul cruscotto ha pensato bene di lasciarci dopo poche centinaia di metri, ancora all’interno del porto, ben lontani dal promesso terminal esterno, intimandoci di scendere e proseguire a piedi». Poi l’odissea per arrivare alla stazione ferroviaria: la Tamaro e la sua amica sono state attorniate da una folla sinistra di tassisti abusivi, desiderosi di effettuare una corsa fino a Fiumicino. Inutile chiedere un sevizio fino alla stazione, visto che i metri che separano il porto dalla ferrovia sono pochi e bisogna percorrerli a piedi anche con le valige pesanti e con 40° di temperatura. Per non parlare della descrizione che la scrittrice fa della stazione e dei suoi bagni, quello delle donne neppure facilmente individuabile. «Arrivo a Civitavecchia e ad accogliermi trovo solo sporcizia ed arroganza – ha spiegato – mi sono sentita un pollo da spennare, vittima di furbi, disonesti e maleducati». Eppure della sporcizia abbiamo parlato migliaia di volte, senza che nessuno abbia provveduto a metterci una pezza. Per non parlare poi dei tassisti abusivi, spesso in azione a varco fortezza, nemmeno tanto nascosti, a pochi passi dal posto fisso della Guardia di finanza. La denuncia di Susanna Tamaro tuttavia ha smosso qualcosa: la Polizia municipale di Roma ha subito bloccato 4 autisti abusivi con 26 turisti a bordo, provenienti dal porto di Civitavecchia. Un’unica domanda alla fine di questa storia arcinota: Possibile che nessuno noti nulla, quando a rimetterci è la gente comune?