logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    L’ombra di un ‘‘ricatto’’dietro il ritiro di Generali

    TARQUINIA – Dopo il caso Generali si alzano i toni del dibattito politico in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione e del presidente dell’Università Agraria di Tarquinia. Prosegue il botta e risposta tra centrodestra e centrosinistra, mentre emergono nuovi particolari sull’operaio 30enne che ha denunciato di non aver mai firmato i documenti di accettazione della propria candidatura nella lista civica di centrodestra. Generali ha infatti dichiarato pubblicamente di aver deciso di ritirare la propria candidatura «solo perché qualcuno gli aveva fatto presente che, stando in lista con il centrodestra, non avrebbe più avuto il lavoro promesso». A confermare questa versione è lo stesso Pdl che in un comunicato ufficiale replica agli attacchi del Partito Democratico. «Per fortuna che è uscito il caso Generali – dice il Pdl – È stata una vera fortuna per il Pd che sia uscito il caso Generali, altrimenti le solite provocazioni che sono abituati a lanciare contro chi non la pensa come loro, sarebbero state più difficili da giustificare pubblicamente. Certamente questo è l’articolo che il Pd stava aspettando, per poter dare inizio alle danze di sfogo di ciò che saranno capaci di dirci nell’attuale campagna elettorale. Nonostante ciò rispondiamo: il Pdl aveva il dovere di intervenire in quanto partito di riferimento del centrodestra e soprattutto perché non abituato ad abbandonare nessuno. Neanche quando abbandonare converrebbe. Ora basta con il bistrattato operaio vittima del centrodestra». «Il signor Generali – tuona il Pdl – ha dichiarato di fronte a più persone che si sarebbe ritirato solo perché qualcun altro gli aveva fatto presente che, stando in lista con il centrodestra, non avrebbe più avuto il lavoro promesso». «Certamente è lecito pensare che questo qualcun altro non è né nostro elettore, né nostro candidato – prosegue il centrodestra – né tantomeno nostro dirigente, ma deve essere qualcuno contro il centrodestra che, oltretutto, ha paura del risultato che può conseguire Generali. Tutto questo non lo avevamo detto precedentemente alla stampa solo per rispetto di Generali ed anche perché, certe strumentalizzazioni, obiettivamente, ci disgustano. Ci domandiamo inoltre: la tristezza che il Pd dice di provare nei confronti del centrodestra e la loro dichiarazione di volontà di non infierire, è un atteggiamento della solita arroganza o di disperazione? Certo, la paura del Pd locale, come si suol dire fa 90, poiché tutti sanno che perdere l’Agraria significa poi non avere più chance tra due anni per le elezioni comunali». «Per quanto concerne il programma -conclude il Pdl – rispondiamo che da anni sono tutti più o meno uguali e la gente è stanca di leggere sempre le stesse proposte. Il nostro primo impegno per l’Agraria è lavorare seriamente per mettere a frutto l’immenso patrimonio attualmente nelle disponibilità dell’Ente, al fine di creare una sana economia e posti di lavoro ‘‘per tutti’’».