CIVITAVECCHIA – Il passo indietro di Gianni Moscherini per «realizzare il grande progetto della piastra logistica Italia» dalla cabina di regia di palazzo del Pincio, con l’indicazione di Pasqualino Monti come «la persona giusta per guidare l’Autorità Portuale» di fatto hanno impresso una accelerazione al lungo e tortuoso iter della nomina del Presidente di Molo Vespucci, apertosi con la conferma del commissariamento di Ciani e la successiva richiesta di terne agli enti interessati da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Sebbene non ci siano ancora atti ufficiali (il Sindaco ha fatto il nome di Monti, rinviando però il dibattito ad un successivo consiglio comunale aperto da convocarsi prima della metà di marzo) la mossa di Moscherini anticipa comunque quanto meno un nome da parte del Comune di Civitavecchia, sciogliendo uno dei nodi principali nella lunga ‘‘volata’’ per la poltrona presidenziale della Port Authority: l’attesa maggiore tra le 10 terne era proprio per quella di palazzo del Pincio, per capire se il sindaco avrebbe fatto in modo (tramite, appunto un consiglio comunale aperto) di essere tra i nomi proposti dal comune di Civitavecchia, a costo di ricevere un altolà simile a quello ricevuto dal suo collega triestino Di Piazza.
‘‘Ho l’interesse a gestire questa città, la rinascita di Civitavecchia ed il cambiamento, anche lavorando controcorrente come sta avvenendo – ha spiegato Moscherini -. E’ evidente che la scommessa di portare a termine la ristrutturazione della città e di affiancare dal Comune il Presidente dell’Autorità Portuale per portare avanti il progetto di grande sviluppo del porto e la piastra logistica Italia è una ipotesi che mi entusiasma, anche se non sarò io a Molo Vespucci’’.
Insomma, un passo indietro ‘‘per il bene di Civitavecchia e del porto’’. Quello che tra le righe, prima della conferenza stampa di Moscherini, aveva chiesto anche il capogruppo del Pdl Dimitri Vitali ‘‘per mettere fine alla ridda di voci e di ipotesi sulla guida del Comune e dell’Autorità Portuale’’.
A questo punto sarà importante vedere quali nomi saranno inseriti nelle prossime terne, a partire da quelle degli altri comuni del Network, che non potranno non tenere conto dell’indicazione di Moscherini e del suo passo indietro.
E’ evidente che la partita per il porto è appena iniziata, ma il consenso già riscontrato sul nome di Monti, unito alle caratteristiche della sua figura, che rappresenta una novità sotto molteplici aspetti, portano il giovane dirigente dell’Authority ad essere il più autorevole candidato del territorio per ricoprire quella che a livello comprensoriale è probabilmente la più importante carica per il ruolo istituzionale dell’ente nelle dinamiche di crescita e sviluppo dell’intero quadrante nord della regione.
Porto
2 Novembre 2011
‘‘Un passo indietro per la città’’