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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Lutto nel mondo del giornalismo: è morto Alberto Salvatelli

    MONTALTO DI CASTRO – Se n’è andato in silenzio, senza disturbare e senza neanche un lamento. Se n’è andato proprio nel giorno della festività romana di San Pietro e Paolo, considerata idealmente la festa del Papa. Si è spento in pace, martedì sera, poco dopo le 19, nella clinica ‘’Villa Speranza’’ di Roma, il noto giornalista e fotoreporter Alberto Salvatelli, 49 anni appena compiuti. Un male incurabile, recidiva del melanoma dell’occhio (che lo aveva già afflitto 12 anni fa), lo aveva colpito stavolta al fegato costringendolo a letto da alcuni mesi. Nonostante la grave malattia, Alberto Salvatelli, nativo di Velletri ma ormai da anni residente a Montalto di Castro, ha continuato a svolgere il proprio lavoro con professionalità, collaborando con tenacia e dedizione con le diverse testate giornalistiche e aggiornando con puntualità il quotidiano online “Maremmaoggi”, da lui diretto e fondato nel 2005. La notizia della sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo conoscevano, famigliari, amici, concittadini, politici e colleghi di lavoro. In me, un dolore infinito. Tutta la redazione di Civonline e La Provincia si unisce al dolore dei fratelli, ai quali rivolge le più sentite condoglianze. I funerali di Alberto si svolgeranno domani, giovedì, alle 16 a Montalto di Castro, presso la chiesa di Santa Maria dell’Assunta. Salvatelli, conosciuto e stimato in tutto il comprensorio, e in particolare a Montalto e Tarquinia, non ha mai perso la speranza di poter vincere quella terribile malattia, mantenendo intatta la voglia di offrire il proprio contributo professionale al servizio di un’informazione libera, obiettiva ed immediata. I suoi servizi fotografici e giornalistici hanno segnato gli avvenimenti più importanti della Tuscia, e non solo, già quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del giornalismo, dirigendo la radio locale ‘’Com radio’’, passando per il mensile ‘’L’Eco della Maremma’’, da lui fondato e diretto, fino ai quotidiani, dal Corriere di Viterbo, al Tempo e Il Messaggero. Amico fraterno e collega, nonostante i diversi ambiti lavorativi, per lunghi anni ha rappresentato il mio stesso alter ego: spesso la sveglia del mattino, sempre il ‘’punto’’ della sera, dopo ogni chiusura di giornale. Alberto, che della telecamera e della macchina fotografica aveva fatto quel suo secondo occhio che il destino gli aveva portato via, lascia un grande vuoto e un dolore incolmabile, ma anche una profonda speranza: quella di una nuova vita nel ‘’giardino’’ di Dio, quello stesso Dio poco ‘’frequentato’’ in vita, ma cercato e invocato pochi secondi prima di espirare. Da lui, autodidatta doc, sicuramente un grande insegnamento: con la forza della  volontà si può superare ogni barriera. Anche i limiti di quegli studi mancati in gioventù che tanto avrebbe voluto intraprendere. Alberto, da oggi, come dicevi tu, tutto cambierà per te…E per noi. Ci mancherai!
    Alessandra Rosati