CIVITAVECCHIA – Ha fatto il cameriere per anni, fino allo scorso giugno quando ha scoperto di avere un tumore al fegato. Da quel momento la situazione è precipitata e il signor E.P. non ha avuto più la possibilità di lavorare, non riuscendo così a pagare l’affitto di casa. In poco tempo l’uomo di mezza età si è trovato con uno sfratto esecutivo che gli impone di lasciare l’appartamento di oltre 90 metri quadri in viale Matteotti, dove tuttora vive, entro il 27 gennaio. Alla malattia si è quindi aggiunto un ulteriore grave disagio, al quale i Servizi sociali del Comune hanno cercato di far fronte corrispondendo mensilmente un contributo di 200 euro, fino a marzo prossimo. «Non so proprio come fare per andare avanti – ha spiegato l’uomo – sono gravemente malato e solo per l’affitto non bastano 800 euro al mese. Tra l’altro ero in lista per un trapianto presso il Policlinico di Modena – ha fatto sapere – ma con 200 euro al mese non sarei mai riuscito a partire e per questo non ho potuto seguire alcuna cura». Una condizione di profondo disagio quella di E.P., che da settimane prova ad avere un colloquio con il Sindaco senza successo. «Continuerò a rivolgermi ai Servizi sociali – ha dichiarato – nelle mie condizioni, dopo lo sfratto, di certo non potrò stare in un tugurio».
Cronaca
2 Novembre 2011
Malato e colpito da sfratto esecutivo