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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Maltempo, Anbi: "Canali e corsi d'acqua reggono"

    MONTALTO DI CASTERO – “In tutta la Regione Lazio sono mobilitati centinaia di uomini e di mezzi dei Consorzi di bonifica per tenere sotto controllo gli oltre 16.000 Km di canali e fossi affidati alla loro manutenzione. Una situazione preoccupante ma che riesce a dare le risposte attese dai territori e dai cittadini proprio per la buona gestione dei Consorzi di bonifica del Lazio. I consorzi di bonifica del Lazio infatti, attraverso le loro azioni riescono a garantire anche in casi eccezionali come questo una situazione di controllo e governo del possibile rischio idraulico garantendo sicurezza ai cittadini, agli agricoltori e agli immobili ad uso abitazione ed industriali”. Così in una nota il presidente Anbi Lazio Massimo Gargano. “La situazione – prosegue la nota – è sotto controllo in Provincia di Latina dove tutti i canali sono costantemente monitorati, con particolare attenzione a quelli che riversano nel fiume Sisto. E’ infatti il fiume, gestito dall’Ardis, a destare preoccupazione e le zone di San Felice, Sabaudia e Montenero sono quelle che più degli altri vengono controllate proprio per questa ragione. Anche nel Sud Pontino il Consorzio è in grado di garantire la sicurezza idraulica ed addirittura anche nel Lago di Fondi, anche se in questo caso si rinnova l’appello alla Regione Lazio perché sia più sensibile rispetto alla progettualità sull’innalzamento delle sponde che da tempo è cantierabile ma non trova la giusta sensibilità e quindi le relative risorse. In Provincia di Frosinone, grazie agli interventi sugli affluenti del Fibreno, la situazione è sotto controllo con le uniche preoccupazioni legate allo scolmatore del Posta Fibreno in località Carnello di Sora, affidato alle cure dell’Ardis. Sotto controllo anche la situazione dei canali di bonifica a Roma e in Provincia, dove però il Tevere e l’Aniene , considerata la criticità delle loro condizioni di quasi piena, fanno fatica a ricevere l’acqua che defluisce dai corsi d’acqua della bonifica. In Provincia di Rieti è il fiume Velino, gestito da Ardis ed ex Endesa, a destare preoccupazioni per il livello tenuto, a giudizio dei tecnici dei Consorzi, troppo alto. Reggono molto bene i canali di bonifica tutti, compreso il Rio Pasto e il bacino di Ripasottile. In Provincia di Viterbo la situazione è decisamente più preoccupante, in quanto l’acqua che scorre sulla Strada Regionale Cassia trova tutti i tombini intasati, nonostante il lavoro degli operai del Consorzio di Bonifica anche in queste ultime ore. Ma la grande emergenza è sul fiume Paglia che rischia di tracimare ed allagare campi ed edifici rurali. Il Consorzio della Val di Paglia ha rimesso in efficienza il torrente che versa nella diga Elvella e opera in stretta collaborazione con la Protezione Civile per chiudere nel momento più opportuno le paratoie della diga al fine di ridurre l’ondata di piena prevista per stanotte. Nella zona sud della Provincia di Viterbo dopo che il Fiora per l’ennesima volta ha straripato causando gravi disagi e danni ai cittadini di Marina di Montalto, il Consorzio di bonifica assicura ai cittadini che i suoi canali sono in condizioni di tenere l’ondata di piena e garantire quella sicurezza idraulica importante per i cittadini e i loro immobili”. “Nonostante il controllo garantito dall’operato dei Consorzi di Bonifica del Lazio – continua Gargano- numerosi e pensanti sono stati i danni provocati dal maltempo all’agricoltura, centinaia e centinaia di ettari sott’acqua con relativa perdita delle semine, una situazione che ripropone con forza una questione da tempo aperta con la Regione Lazio riguardante l’importante tema della difesa del Suolo, tematica che non può più essere rinviata, pena dover piangere sui drammi e i danni subiti dai cittadini. I Consorzi di Bonifica – conclude Gargano- ripropongono sulla base dei fatti e attraverso azioni concrete e le indiscusse capacità tecniche che li caratterizzano, la loro disponibilità ad assumersi la responsabilità della difesa idraulica ed idrogeologica nella Regione e vorrebbero farlo condividendo e confrontandosi su tali azioni, però ciò va fatto in fretta e con quel coraggio con cui si devono affrontare le scelte per la sicurezza dei cittadini”.