Il litorale ancora nella morsa del maltempo. Nel tardo pomeriggio a Montalto di Castro il fiume Fiora ha di nuovo rotto gli argini nelle campagne sotto il paese. Alle 18 il livello era di 8 metri e mezzo e questo ha innescato il preallarme per una possibile chiusura della statale Aurelia nell’ipotesi che la piena arrivasse oltre 10 metri. A Montalto Marina è stata chiusa e transennata la strada che porta al lungomare, passando nei pressi della Foce del Fiora. Critica infatti la zona che già mercoledì è finita sotto un metro d’acqua creando danni e disagi. Necessario l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco del gruppo sommozzatori che hanno presidiato la zona: sgomberate auto e persone a piedi. Alcuni animali sono rimasti isolati nelle campagne di Vulci e per loro è stato necessario l’intervento della protezione civile per la messa in salvo. Dalla diga di Vulci nel pomeriggio è scesa fino alla cittadina una enorme quantità di acqua, circa 360 metri cubi al secondo che con il passare del tempo sono scesi a 170. Il comandante della polizia locale Adalgiso Ricci, che ha coordinato gli interventi, ha mobilitato uomini e mezzi che hanno coperto tutti i turni delle 24 ore con monitoraggi continui dei livelli dell’acqua. L’acqua ha causato anche danni alle abitazioni del centro storico, una casa è stata evacuata dai vigili del fuoco per infiltrazioni al tetto che rischia di crollare, la proprietaria ha trovato ospitalità da amici.
In tarda serata, secondo quanto riportato dall’Ansa, si è profilato il rischio evacuazione per tutte le famiglie residenti alla Marina e di quelle della zona nord di Montalto di Castro. La prefettura di Viterbo ha istituito un’unità di crisi per seguire le operazioni e trovare una sistemazione provvisoria agli eventuali sgombrati. Secondo quanto reso noto dalla protezione civile, l’ evacuazione delle famiglie che abitavano al piano terra sarebbe stata inevitabile. Secondo i tecnici dell’Ardis l’innalzamento del Fiora sarebbe dovuto alle forti mareggiate che impediscono al fiume di scaricare a mare e all’apertura della diga di Vulci, che immette nel bacino circa 200 metri cubi d’acqua al secondo.
Il maltempo non ha risparmiato neanche Tarquinia. Ieri mattina sia il Marta sia il Mignone sono usciti dagli argini. Il fiume Marta, a circa 3 chilometri dal paese, in località Ponte dell’Ovo, è esondato allagando tutte le campagne circostanti.
All’altezza della ex Polveriera, in località Montecatini, un’abitazione è stata invasa dall’acqua. Sul posto si è immediatamente precipitato il sindaco Mauro Mazzola, insieme a carabinieri e i vigili urbani che hanno atteso l’arrivo dell’elicottero dei vigili del fuoco Drago ‘‘33’’ che subito ha messo in salvo un 61enne rimasto intrappolato in casa. La sorella del 61enne, preoccupata per il maltempo, ha chiesto alla polizia locale di controllare l’abitazione del fratello. La pattuglia ha trovato la strada di accesso allagata dall’esondazione. Con un cellulare sono riusciti a mettersi in collegamento con l’uomo che non voleva abbandonare la casa ed alla fine per poterlo portare in salvo è stato fatto intervenire l’elicottero dei vigili del fuoco. Il Mignone è uscito dagli argini all’altezza di Montericcio, invadendo numerosi campi. I carabinieri hanno fatto evacuare i casotti situati lungo il fiume, all’altezza di Sant’Agostino.
Cronaca
2 Novembre 2011
Maltempo: straripano Marta, Mignone e Fiora