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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Manuel Catini: "La mia sfiducia? Una notizia surreale"

    TARQUINIA  – “L’annuncio riguardo una possibile mozione di sfiducia ai miei danni, che dovrebbero presentare alcuni consiglieri, presumibilmente della lista “L’Alternativa”, mi ha colto un po’ impreparato”. Manuel Catini, presidente del consiglio comunale dei giovani, interviene così all’indomani delle voci che lo vedrebbero prossimo alla sfiducia. “Dopo un anno e mezzo di attività, di collaborazione, di ottimi risultati e di miei continui elogi riguardo l’operato di tutti i Consiglieri, anche di quelli che, per dirla tutta, hanno latitato spesso e volentieri – dice Catini – mi trovo a a dover commentare queste notizie. Si tratta solamente di voci, ne sono consapevole, e non credo che quanto paventato possa realizzarsi concretamente alla luce del rapporto di stima ed amicizia che ho coltivato con molti membri del consiglio. In fondo, si tratta di una notizia surreale se vogliamo. E’ difficile innanzitutto, a mio parere, giustificare un atto simile, in quanto tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi dal Consiglio dei Giovani, se non partito da mie iniziative, mi ha visto, comunque, sempre partecipe in prima linea, non mi sono mai trovato a bocciare proposte presentate da altri, ma sempre a discuterle in modo costruttivo e poi metterle in atto. Per queste motivazioni è impensabile che mi venga attribuita la colpa di aver mal gestito l’organo che presiedo. Mi si vorrà forse, allora, attribuire la colpa (se di colpa si può parlare) di essere stato candidato ed eletto nelle file del PDL. Rassicuro, se ce ne fosse ancora bisogno, che la mia collocazione politica era assai ben nota anche al momento della mia elezione a presidente, come d’altronde quella della maggior parte degli altri consiglieri, e la mia imparzialità non ha di certo subito, né subirà, mutamenti”. “Una mozione di sfiducia – prosegue Catini – quella sì, risentirebbe delle influenze del partito a cui fa capo la schiera dei presunti “sfiduciatari”. Mi apparirebbe strano, in ultima analisi, che coloro i quali ambiscono alla mia “poltrona” (se così si può definirla), risulterebbero essere, almeno in buona parte, i membri meno attivi all’interno del Consiglio dei Giovani. Se così fosse, in effetti, mi spiegherei la loro totale assenza alla riunione che era stata convocata per giovedì 17 giugno alle 18. Ad ogni modo, ribadisco la mia ferma volontà di continuare a ricoprire la carica di presidente sia per rispetto verso coloro che mi hanno dato fiducia, sia perché nessun regolamento vieta ad un Consigliere dell’Università Agraria di essere il presidente del Consiglio dei Giovani o viceversa. Se poi verrò accusato di mala gestione del consiglio, allora saprò quali fatti opporre a tale insinuazione”.