TARQUINIA – Dopo dieci anni di liti e contenziosi, si chiude la vertenza giudiziale tra Università Agraria e Maretour srl per la gestione del campeggio situato in località Spinicci di proprietà dell’Ente. Il consiglio di amministrazione, l’ultimo di questa consiliatura, giovedì sera ha approvato a maggioranza l’accordo di transazione che di fatto rinnova l’affitto del campeggio alla Maretour per 18 anni. In base all’accordo, la Maretour restituirà all’ente 20 ettari di pineta inutilizzati che dunque torneranno in possesso dell’Agraria; la srl si è anche impegnata a pagare, oltre alla regolare quota d’affitto che ammonta a circa 180mila euro l’anno, anche 30mila euro l’anno, per 18 anni, al fine di rientrare delle morosità pregresse. Al momento del voto i consiglieri di centrodestra si sono allontanati dall’aula dopo aver esposto delle pregiudiziali sulla transazione, prontamente respinte dal presidente. Daniele Ricci, presidente del cda, parla di «accordo importante e strategico che salvaguarda l’interesse del campeggio e tutela l’Università Agraria di Tarquinia» e bolla come «un vero paradosso politico» il fatto che «davanti ad un problema così importante gli esponenti del centrodestra, celati dietro futili pregiudiziali, abbiano lasciato l’aula fuggendo dal dibattito e dalle loro responsabilità». «Una fuga bella e buona» anche per il consigliere Antonio Peparello che ha tuonato «non è così che si esercita il proprio mandato». Il dibattito si è poi spostato sulla vicenda dell’immobile di palazzo Vipereschi, affittato e adibito a bar, e sulla proposta di acquisto da parte del locatario. Il presidente Antonelli ha richiesto il ritiro del provvedimento, contro il quale hanno votato gli esponenti del centrodestra. «Abbiamo dimostrato a tutti che si trattava di una valutazione disinteressata e aperta – ha commentato il capogruppo del Pd, Francesco Guaragno – Assurda la posizione del centrodestra, interventi e atteggiamenti al limite della schizofrenia; prima richiedono ulteriori valutazioni peritali per comprendere l’eventuale vantaggio economico dell’Ente, poi chiedono che venga votato il provvedimento, salvo poi eventuale ripresentazione, annunciando contestualmente il voto contrario. Atteggiamenti strumentali dopo silenzi sospetti. Peraltro proposte assurde che seguono le mancate partecipazioni alle Commissioni Consiliari e alla Conferenza dei Capigruppo, momento di confronto serio tra le varie forze politiche del consiglio». Per il presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli «si conferma la tendenza di questi 5 anni». «La maggioranza – spiega Antonelli – impegnata a risolvere i problemi dell’Università Agraria di Tarquinia, peraltro discendenti da scelte compiute da chi oggi o pontifica sui giornali o sceglie la via della fuga, e la minoranza, continuamente nascosta dietro inutili cavilli, che sceglie di evitare il confronto». «I numeri parlano chiaro – conclude Antonelli – i contenziosi dell’Ente sono, pressoché, integralmente risolti, dialogare è sicuramente più faticoso che cercare un avvocato, abbiamo rispettato gli impegni e questo porteremo davanti agli elettori». Il presidente Antonelli ha anche preannunciato azioni legali contro chi, entrato in possesso di delibere consiliari incomplete, «sta disseminando la città di falsità e illazioni».
Ale.Ro.