logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Marzia Marzoli (Sib): «La task force per il Marta che fine ha fatto?»

    TARQUINIA – «Siamo stanchi di vedere trattato male il nostro mare, basta con lo scempio ambientale a cui siamo costretti, ormai da anni». Il presidente del Sindacato italiano balneari di Tarquinia, Marzia Marzoli (nella foto) alza la voce sullo stato in cui versa il litorale. «Dopo aver passato un’estate a preoccuparci dello stato del nostro mare e dei venti e maree che portavano a chi piu a chi meno acque poco limpide, quando andava bene, è giunta l’ora di tirare fuori una strategia di difesa della nostra costa per la nostra salute e per l’economia di tutta la città. Ieri pomeriggio l’ennesimo oltraggio al nostro mare, catrame. Perché nessuno difende il nostro mare? Perché nessuno difende il nostro territorio dalle nefandezze di scarichi industriali, oleodotti?, navi cisterna in manutenzione straordinaria? La verità è che nessuno mai ci spiega da dove viene l’inquinamento, di chi sono le responsabilità. Il fiume Marta è un corso d’acqua su cui insistono molti depuratori. Nel novembre 2009 la Regione ha messo in piedi una task force ambientale per il risanamento del Marta, che fine ha fatto? Nei verbali degli incontri che si sono succeduti fino a ridosso delle elezioni regionali e provinciali ci sono tutti i motivi di preoccupazione che angosciano da anni operatori balneari e residenti, il fiume ha bisogno di essere risanato urgentemente. Con gli occhi sgranati abbiamo appreso direttamente dalla voce dei sindaci dei comuni del comprensorio intorno al lago di Bolsena, fino ad arrivare alla foce che i depuratori sono insufficenti e su cui si chiedeva urgentemente un intervento della Regione. Cari cittadini dobbiamo salvare il nostro fiume Marta da tutti i loro nemici, dall’incuria degli amministratori e dalla devastante quantità di scarichi non depurati o appartenenti a depuratori malfunzionanti. Alcune località non hanno neanche il depuratore, ma le acque fognarie finiscono comunque nel nostro Marta e nel nostro mare, questa è una vergogna insopportabile”. “Presidente di Regione, di Provincia ed amministratori locali – prosegue la Marzoli – se ci siete battete un colpo, magari rimettendo in campo il tavolo della task force ambientale e metterlo tra le priorità del prossimo inverno. Noi cittadini non dobbiamo mai smettere di inorridire ogni volta che vediamo catrame sulla spiaggia o divieti di balneazione, non abituiamoci a subire le nefandezze compiute contro il nostro ambiente, contro il nostro mare, facciamolo per i nostri figli che hanno diritto ad un mare e ad un fiume pulito»
    Ale.Ro.