TARQUINIA – Il sindaco Mauro Mazzola torna a difendere il territorio e scrive a Legambiente, chiedendo un incontro per capire quali sono stati i criteri adottati per l’assegnazione delle bandiere blu. «Abbiamo appreso con costernazione – spiega Mazzola – che la città di Tarquinia ha ottenuto due vele rispetto alle tre del 2008. Ciò ci ha lasciato perplessi e ci siamo presi la briga di verificare i dieci criteri utilizzati per l’attribuzione dei valori e abbiamo cercato di analizzarli con metodi meno scientifici ma certo, lasciatecelo dire, con una conoscenza della realtà locale senz’altro più profonda. Dimensione che negli ultimi mesi era andata migliorando in vari campi e che ci faceva sperare addirittura in una ‘promozione’». «Al primo punto – prosegue il sindaco – riteniamo di avere avuto un miglioramento: non c’è stata espansione edilizia; abbiamo investito molto negli arredi urbani e nel sottrarre al degrado diverse zone di Tarquinia adibendole a verde pubblico e collocando attrezzature sportive. Anche la zona naturalistica delle Saline è stata oggetto di iniziative di recupero e si è provveduto a trasformare in area pedonale la strada di accesso. Tarquinia Lido è stato oggetto di particolare attenzione attraverso il rifacimento dell’acquedotto e dell’illuminazione del lungomare. Lo stato delle aree costiere non può avere subito modifiche rispetto all’anno precedente perché non c’è stata edificazione. Oltre alla suddetta area naturalistica delle Saline, ci sono vari chilometri di zona di costa non edificata nelle località San Giorgio, dove l’amministrazione in collaborazione con le forze dell’ordine ha intrapreso una dura lotta per contrastare l’abusivismo edilizio, e Pian di Spille fino al confine con il limitrofo comune di Montalto di Castro. Per quanto attiene la mobilità, i numeri di afflusso sono praticamente invariati». «Lo stesso – conclude – vale per il fattore energia».
Cronaca
2 Novembre 2011
Mazzola polemico sulle bandiere blu