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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Mazzola: "Guarisco si chieda perché tre sindaci lo hanno cacciato"

    TARQUINIA – “In questa prima puntata si parlerà di politica. Nella seconda, se l’ex presidente Giovanni Guarisco vorrà, si discuterà del modo di amministrare la Tarquinia Multiservizi: assunzioni e transazioni l’argomento”. Il sindaco di Tarqunia Mauro Mazzola attacca nuovamente l’ormai ex presidente della Multiservizi Giovanni Guarisco. “L’Amministrazione comunale – dice Mazzola – non ha nulla da temere sia davanti a un tribunale civile che a uno penale, in quanto ha sempre agito nel rispetto delle norme vigenti e avvalendosi dei pareri chiari e puntuali dei tecnici comunali, con l’obiettivo di risolvere definitivamente i problemi economici della società e di tutelare i diritti dei lavoratori. Lo scioglimento del consiglio di amministrazione della Tarquinia Multiservizi è avvenuto alla scadenza naturale del mandato, a cui è seguita la nomina di un amministratore delegato dalle indubbie qualità professionali”. “Le affermazioni dell’ex presidente Guarisco – prosegue il primo cittadino – molto attaccato alle poltrone, nei confronti della dott.ssa Marzoli sono quindi fuori luogo, a maggior ragione se si pensa che per contrastare tale decisione si è avvalso della collaborazione dell’avvocato “dalle parcelle da 400 euro più Iva”. Lo stesso a cui si affidavano l’ex sindaco Alessandro Giulivi e l’ex presidente della Tarquinia Multiservizi Nazzareno Dili. Almeno per una volta l’ex presidente Guarisco avrà ragione nel dichiarare di essere in “buona compagnia”. Mi stupisco inoltre come ancora oggi egli non si domandi per quali motivi tre sindaci, a metà della legislatura, lo abbiano defenestrato. È evidente che il fare lo “scienziato” o il cercare lo scontro su ogni questione politica o tecnica non paga. La “minaccia” infine di presentarsi anche alle prossime elezioni comunali mi lascia indifferente. Lo invito invece a farlo, in quanto sono convinto che molti elettori capiranno chi sia veramente l’ex presidente Guarisco. L’unica persona in grado di mettere d’accordo centrodestra e centrosinistra su una questione: ovvero sulla decisione di rimuoverlo dalle cariche che ricopriva”.