CIVITAVECCHIA – Il porto di Civitavecchia conferma strategico snodo marittimo non soltanto per il movimento di passeggeri ma anche per l’introduzione di ingenti quantitativi di merce contraffatta o non in regola con la normativa a tutela del made in Italy, proveniente nella maggior parte dei casi dalla Cina. Nei giorni scorsi, infatti, la Guardia di Finanza, in collaborazione con l’ufficio dogane, ha sequestrato 88 mila oggetti in porcellana per servizi da tavola e da cucina, individuati tra migliaia di container. Il carico non presentava la specifica dicitura “made in China”: sugli oggetti era apposta una scritta tale da indurre il consumatore a pensare che gli oggetti fossero stati prodotti in Italia. La merce, interamente sequestrata, secondo gli investigatori avrebbe dovuto raggiungere i mercati laziali e, in modo particolare, quello viterbese. Il sequestro del materiale in porcellana è solo l’ultimo in ordine di tempo effettuato dalla Compagnia della Guardia di Finanza. Poco più di una settimana fa, infatti, sono stati sequestri un migliaio di giocattoli fabbricati in violazione della tutela della proprietà intellettuale ed industriale di note marche automobilistiche e 140.000 palloncini in lattice che riportavano in maniera contraffatta il marchio Cee, pericolosi per i bambini.
Cronaca
2 Novembre 2011
Megasequestro di porcellana in porto